Regione, Fermi: legislatura segnata da pandemia

"Sono stati 5 anni in cui mi sono trovato a lavorare con persone oneste intellettualmente, abbiamo lavorato bene - ha detto Fermi -. Abbiamo riaperto il Palazzo dopo il buio pandemia e lo abbiamo mantenuto attivo anche durante pandemia, ricordo ad esempio i Consigli regionali all'auditorium Gaber e poi le misure come i divisori in plexiglass messi in Aula consiliare".

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Ultimo brindisi natalizio della legislatura questa mattina al Pirellone. Nella pausa dei lavori il presidente dell’Aula Alessandro Fermi e i componenti dell’Ufficio di presidenza hanno salutato la stampa e fatto un breve bilancio del lavoro svolto. “Sono stati 5 anni in cui mi sono trovato a lavorare con persone oneste intellettualmente, abbiamo lavorato bene – ha detto Fermi -. Abbiamo riaperto il Palazzo dopo il buio pandemia e lo abbiamo mantenuto attivo anche durante pandemia, ricordo ad esempio i Consigli regionali all’auditorium Gaber e poi le misure come i divisori in plexiglass messi in Aula consiliare”. “Doveva essere la legislatura dell’autonomia e stata un po’ della pandemia – ha aggiunto – Ma chiudiamo proprio parlando ancora di autonomia, che resta tema centrale”, con l’audizione del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli intervenuto stamane in Commissione. Il giudizio sul lavoro svolto è stato condiviso anche dai vice presidenti Carlo Borghetti (PD) e Francesca Brianza (Lega) e dal consigliere segretario Dario Violi (M5S). Non era presente al brindisi l’altro consigliere segretario, Giovanni Malanchini (Lega).

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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