Covid: 170 morti in una settimana in Lombardia

Sono 35, 2 più della settimana scorsa, i ricoverati per il Covid in terapia intensiva in Lombardia, mentre sono 1.402 i ricoverati con sintomi negli altri reparti.

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Foto da Pixabay

Sono 35, 2 più della settimana scorsa, i ricoverati per il Covid in terapia intensiva in Lombardia, mentre sono 1.402 i ricoverati con sintomi negli altri reparti per la cura del Coronavirus. I morti sono 170, in sette giorni, per un totale di 44.243 dall’inizio della pandemia. Lo rende noto la Regione. Per quanto riguarda l’incremento dei casi positivi per provincia tra la giornata di ieri, giovedì 15 dicembre, rispetto a quella precedente (mercoledì 14 dicembre): a Milano sono 1.175 di cui 447 in città; a Bergamo 254; a Brescia 537; a Como 211; a Cremona 184; a Lecco 103; a Lodi 118; a Mantova 232; a Monza e Brianza 306; a Pavia 268; a Sondrio 23 e, infine, a Varese 304.

Diminuisce l’incidenza dei casi di Covid in Italia a 296 (nel periodo 9-15 dicembre) rispetto a 375 della settimana precedente. Nel periodo 23 novembre-6 dicembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,98 (range 0,94-1,06), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 1,10, tornando sotto la soglia epidemica. È quanto indica il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Pur con qualche piccola oscillazione, assistiamo ad una sostanziale stabilizzazione della situazione epidemiologica”. Lo afferma il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel video di commento ai dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero. Questa settimana infatti, rileva Rezza, “tende a diminuire il tasso di incidenza dei casi di Covid-19 che si fissa a 296 casi per 100mila abitanti. Anche l’Rt mostra una tendenza al decremento: siamo a 0,98 e quindi al di sotto della soglia epidemica”. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e terapia intensiva è invece rispettivamente al 14,8% e al 3,2% e pertanto, conclude l’esperto, “c’è la tendenza ad un lieve aumento dell’occupazione dei reparti di area medica ma compensato da una diminuzione dell’occupazione delle terapie intensive”.

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