Mentre aumenta il biglietto, i carnet da dieci corse e i biglietti giornalieri e per tre giorni (non gli abbonamenti), Atm taglia le prime corse. Lo scrive il Corriere della Sera nell’edizione milanese. La riduzione riguarderà i mezzi di superficie ma non le metropolitane. Lo si evince – spiega il quotidiano – dai turni degli autisti per il nuovo anno. Nell’articolo viene riferito che i sindacati sono preoccupati perché temono che questa prima riduzione delle corse, per ora del 3%, sia solo l’inizio e che in futuro la situazione possa peggiorare. La riduzione delle corse dovrebbe avere come effetto quello di allungare di qualche minuto i tempi di attesa tra un mezzo e l’altro e di essere quasi impercettibile per i passeggeri ma permetterà ad Atm di iniziare a risparmiare qualcosa sui costi energetici -quadruplicati, come per tutti – e sugli straordinari dei conducenti. Da tempo l’azienda dei trasporti di Milano e il sindaco Beppe Sala stanno avvisando che la situazione dei trasporti urbani è molto preoccupante: circa il 23-25%% di passeggeri in meno rispetto al periodo pre Covid e bollette energetiche molto più care. Nemmeno l’introduzione di Area B sembra, almeno per ora, spingere più persone a prendere i mezzi e l’aumento del biglietto, in vigore dal prossimo 9 gennaio, non è certo un incentivo a lasciare l’auto a casa. Intanto il sindaco Sala, come i primi cittadini delle altre grandi città, sono a caccia di fondi per il trasporto pubblico locale. Regione Lombardia ha già ridotto i trasferimenti. Resta lo Stato. Se non arrivassero soldi da Roma a dare un po’ di ossigeno alle casse di Atm, per il trasporto pubblico locale milanese si annunciano tempi difficili. Soprattutto in assenza di politiche coraggiose e lungimiranti per renderlo più conveniente, attrattivo (e sicuro) per gli utenti, molti dei quali ormai preferiscono addirittura i monopattini ai tram e alle metropolitane.
RESTA L’ALLARME SICUREZZA
Due uomini sono stati denunciati dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Milano per aver minacciato, e in un caso aggredito, due dipendenti dell’Atm. Il primo episodio è accaduto ieri mattina, quando un nigeriano di 34 anni ha cominciato a lamentarsi in modo veemente perché il tram della Linea 31 aveva avuto un guasto in viale Fulvio Testi,. E’ sceso dal mezzo e da un cestino dei rifiuti ha preso un coccio di bottiglia, minacciando l’autista che ha dato l’allarme E’ stato rintracciato dai militari ancora con il coccio in mano. E’ stato denunciato per minacce a incaricato di pubblico servizio. E’ stato invece denunciato per interruzione di pubblico servizio e resistenza ad incaricato di pubblico servizio un somalo di 26 anni che, alla stazione Centrale della metropolitana ha prima litigato con un’altra persona, che è riuscita fuggire, e ha poi strattonato un addetto alla sicurezza dell’Atm che è stato portato per accertamenti alla clinica Santa Rita. La metro è rimasta ferma per alcuni minuti.
MAJORINO: AUMENTI RESPONSABILITA’ DI FONTANA E MELONI
“Cosa rispondono Fontana e Meloni rispetto alle sacrosante richieste di Sala rivolte alle istituzioni nazionali e regionali sul trasporto pubblico locale?”. Lo scrive in una nota il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Lombardia Pierfrancesco Majorino. “Sono a dir poco patetiche – continua – le voci di chi è maggioranza in Regione Lombardia e attacca Beppe Sala e la Giunta di Milano per l’aumento del biglietto” ma “questo aumento è frutto del taglio di risorse al trasporto pubblico locale di cui si è resa protagonista la Giunta guidata da Fontana”. Per Majorino, “il Comune di Milano, grazie a un’accorta amministrazione, alza il prezzo del biglietto, ma non aumenta gli abbonamenti. Una scelta importante a favore di pendolari, studenti e pensionati. E gli altri Comuni che non si trovano nella stessa condizione cosa devono fare?” si chiede. “Chi viaggia per la Lombardia e si sposta tutti i giorni sa in che stato sono i collegamenti ferroviari gestiti da Trenord: soppressioni, cancellazioni, ritardi e non solo. Negli anni tante parole, pochi fatti e aumento dei disagi. I problemi si amplificano per le aree interne. Con quale coraggio le forze di maggioranza di Regione Lombardia attaccano Sala? E a livello di Governo nazionale a guida Meloni dove sono gli aiuti al trasporto pubblico locale?”.
FONTANA A MAJORINO, NESSUN TAGLIO
“Noi non abbiamo tagliato assolutamente niente, anzi, purtroppo siamo costretti a versare per il trasporto pubblico locale, unica Regione in Italia, 420 milioni ogni anno di tasca propria, nonostante la competenza dovrebbe essere statale”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, replica alle accuse del candidato del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, a margine della sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il lavoro, la legalità, la sicurezza e la sostenibilità sui temi connessi all’attuazione del Pnrr e del Pnc, al ‘Piano Lombardia’ e alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Majorino “non so cosa intenda dire, continua a dire delle cose che nella realtà non esistono”.