I familiari delle vittime Covid smentiscono Fontana: “Ospedali già al collasso prima del 23 febbraio 2020”

"Gli ospedali erano già al collasso anche prima del 23 febbraio 2020 e comunque non è assolutamente vero che il sistema sanitario non era sovrastato". Parla a Radio Lombardia l'avvocato Consuelo Locati, portavoce dell'associazione dei familiari delle vittime del Covid di Bergamo e Brescia 'Sereni e sempre uniti", che smonta la difesa del presidente della Regione, Attilio Fontana, dopo la pubblicazione della sua mail del 28 febbraio 2020 per restare in zona gialla.

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“Gli ospedali erano già al collasso anche prima del 23 febbraio 2020 e comunque non è assolutamente vero che il sistema sanitario non era sovrastato. Basti pensare solo a quello che succedeva nella Bergamasca”. L’avvocato Consuelo Locati, portavoce dell’associazione dei familiari delle vittime del Covid di Bergamo e Brescia ‘Sereni e sempre uniti”, replica alle parole del presidente della Regione, Attilio Fontana, secondo il quale nella mail del 28 febbraio 2020 si chiedeva di restare in zona gialla perché la situazione era “clinicamente sotto controllo” dal punto di vista dei ricoveri. “E soprattutto – prosegue l’avvocato Locati – questo è confutato dalle stesse mail che il medico del lavoro, Signori, morto per Covid, dal 23 febbraio fino ai primi giorni del mese di marzo 2020, inviava disperato a Regione Lombardia e ad Ats Bergamo chiedendo assolutamente aiuti perché non c’erano tamponi e perché gli ospedali erano già al collasso. Di fatto quello che emerge è che Regione Lombardia era ben a conoscenza dei dati epidemiologici e che, nonostante un indice Rt che addirittura a Bergamo era salito al 4,5 nel mese di marzo ma che comunque alla fine di febbraio era al 3,2, la Regione chiede che vengano mantenute le misure blande che erano già state adottate il 23 febbraio in tutta Italia – aggiunge la portavoce dell’associazione – e di restare in zona gialla. Questo è assolutamente indecoroso e molto molto molto grave soprattutto perché chi ha pagato le spese di questa sciatteria e di questa incuria istituzionale sono state le 6000 persone in più che sono morte – l’eccesso di mortalità come lo ha definito il prof. Crisanti – come conseguenza delle scelte scellerate della politica”.

LA DICHIARAZIONE INTEGRALE DELL’AVV. CONSUELO LOCATI

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