Sono comparsi sulla M1, tra le fermate Precotto e Pasteur, i primi blocchi alle uscite di sicurezza delle fermate della metropolitana in corrispondenza dei tornelli di uscita. Una misura che dovrebbe scoraggiare quanti riescono a entrare in metropolitana senza pagare il biglietto, riuscendo finora a uscire, spesso indisturbati, proprio dalle uscite di sicurezza nel mezzanino. “Finalmente Atm ha dato seguito alla richiesta avanzata al direttore generale dell’azienda Arrigo Giana in occasione delle recenti audizioni in commissione consiliare Sicurezza e ringrazio anche l’assessore alla Mobilità Arianna Censi per essersi attivata in tal senso”, spiega, all’agenzia di stampa Mianews, Michele Albiani, consigliere comunale Pd e presidente della commissione Sicurezza di Palazzo Marino.
“Si è iniziato dalle fermate più problematiche sulla direttrice della M1 in viale Monza, Pasteur e Precotto, dove spesso le uscite di sicurezza erano aperte consentendo ai ‘portoghesi’ di entrare e uscire senza il controllo di biglietti e abbonamenti. Si tratta di affermare un principio di equità: con le difficoltà di bilancio del Comune e di Atm, impedire comportamenti da ‘furbetti’ consente di recuperare risorse per aiutare coloro che realmente hanno difficoltà economiche e meritano le esenzioni. E’ un esempio civico anche per i passeggeri e le famiglie che pagano regolari abbonamenti: la situazione non poteva andare avanti. Ora si è iniziato da alcune fermate ma il mio augurio è che si proceda su tutte le fermate delle tratte: mi è stato segnalato che anche alla fermata di Inganni è assai facile vedere persone, magari dall’aspetto abbiente, che passano dalle uscite di sicurezza indisturbate”. Della stessa opinione di Albiani, il vicepresidente del Consiglio comunale Angelo Turco (Pd): “Piccole soddisfazioni: ho passato cinque anni a mandare mail di protesta vedendo ogni giorno decine e decine di utenti del servizio ATM entrare e uscire da questi tornelli sempre aperti, senza pagare il biglietto. Adesso è partita l’installazione dei blocchi che andrà via via implementata su tutta la rete”.