di Clizia Gurrado
Il 7 dicembre si avvicina e prima della Prima della Scala – quest’anno dedicata a Boris
Godunov di Modest Petrovic Musorgskij – arrivano in città le iniziative per conoscere, scoprire e approfondire il capolavoro del compositore russo ispirato all’omonima tragedia di
Aleksandr Puskin. L’edizione 2022 de La Prima Diffusa – l’undicesima – conta quest’anno oltre 60 eventi, in calendario dal 1 al 7 dicembre: guide all’ascolto, concerti, performance, mostre e rassegne che si terranno in teatri, istituzioni, luoghi della cultura, spazi cittadini e sedi non convenzionali. E il giorno della Prima saranno 35 gli spazi che alle 18.00 trasmetteranno l’opera in contemporanea con il Teatro alla Scala. Dalle carceri alle biblioteche, dai musei agli aeroporti fino ai centri di accoglienza, per un totale di 10.000 posti disponibili gratuiti. La notizia più bella è che questo 7 dicembre si potrà seguire la Prima anche all’Ottagono in Galleria, dove per l’occasione tornerà il grande schermo. “Prima Diffusa si conferma ancora una volta un evento sempre più condiviso, un grande progetto di inclusione sul territorio e nei luoghi dove l’arte e la cultura spesso faticano ad arrivare” – spiega il nostro assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi. Boris Godunov, dramma musicale popolare in quattro parti (e sette quadri), vedrà sul podio il maestro Riccardo Chailly, profondamente toccato da questa partitura e che ha scelto di dirigere il cosidetto “Ur –Boris”, la versione voluta dall’autore prima delle modifiche imposte dalla committenza e presentata ai Teatri imperiali di San Pietroburgo nel 1869. La regia è di Kasper Holten. Nel ruolo del protagonista Ildar Abdrazakov, ormai di casa alla Scala, che puo’ contare già sei 7 dicembre e 88 recite sul palcoscenico del Piermarini. Venti invece gli anni che lo legano artisticamente al maestro Chailly. Boris Godunov è un’opera che racconta una vicenda cupa, attuale, scritta per smascherare la brutalità del potere. Il sovrintendente del Teatro alla Scala, Dominique Meyer, assicura: “vedremo un capolavoro messo in scena con molto cuore e con il desiderio di fare bene”.