La Bicocca inaugura l’anno accademico. Obiettivo campus a emissioni zero

Al via il 25 esimo anno accademico dell'ateneo milanese. Tra le tante novità un ambizioso progetto di riqualificazione energetica tra geotermico e fotovoltaico.

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Più di 37.000 studenti, 1.180 docenti e ricercatori, 150.000 ore di insegnamento all’anno, 303 progetti di ricerca attivi, 144.000 metri quadri di campus e alloggi per 600 studenti: sono i numeri che descrivono l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, prossima a celebrare nel 2023 il 25esimo anniversario della sua fondazione. Li ha illustrati la rettrice Giovanna Iannantuoni, in occasione dell’inaugurazione del nuovo Anno Accademico. “Sono stati 25 anni di grande crescita”, ha commentato la rettrice sottolineando come la Bicocca debba diventare sempre più “una fucina di idee e innovazione in cui tutti possono diventare protagonisti del cambiamento”. Facendo un bilancio dei mesi difficili di pandemia, crisi geopolitica internazionale ed energetica, Iannantuoni ha sottolineato come l’ateneo abbia continuato a guardare con fiducia e coraggio al futuro, puntando “sulla formazione del capitale umano e sull’innovazione tecnologica”, tanto che oggi “l’82,7% degli studenti trova lavoro entro un anno dalla laurea, più della media nazionale”. L’Università di Milano-Bicocca ha conquistato un ruolo di primo piano nel Pnrr, con 14 progetti finanziati per oltre 113 milioni di euro, ha valorizzato i laboratori congiunti con altre università, enti di ricerca e imprese, e ha mantenuto il suo processo di internazionalizzazione con collaborazioni e infrastrutture come il Centro Marhe alle Maldive.

Sfruttare l’energia geotermica del sottosuolo in combinazione con l’energia fotovoltaica per rendere Milano-Bicocca un campus a zero emissioni. Il piano di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio dell’Ateneo è stato presentato oggi sempre dalla rettrice Giovanna Iannantuoni. Nell’ambito della ristrutturazione dell’edificio destinato alle attività di ricerca e monitoraggio geologico ambientale è prevista la realizzazione di un sistema ad energia rinnovabile geotermica e solare. Lo stesso sistema sarà riprodotto in piazza della Scienza. Per il quadrilatero attorno a cui sorgono gli edifici U1, U2, U3 e U4 si stima che l’utilizzo della geotermia garantirà un risparmio complessivo dell’80 per cento sul costo dell’energia per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Quest’area del campus è pronta a diventare un vero e proprio laboratorio di sostenibilità in cui testare soluzioni innovative su scala reale, replicabili in altre zone della città. Alla base del progetto c’è la realizzazione di un sistema di pozzi per l’estrazione dell’energia geotermica che, in combinazione con la copertura degli edifici con pannelli fotovoltaici, consentirà la riduzione progressiva della dipendenza energetica da fonti fossili esterne. A completare la riqualificazione sostenibile, saranno le pareti ricoperte di vegetazione, in grado di assicurare il miglioramento dell’isolamento termico degli edifici. Seguendo un approccio di tipo circolare, per l’irrigazione delle pareti verdi potrà essere utilizzata l’acqua di falda estratta per l’impiego geotermico. “L’Università di Milano-Bicocca prosegue il suo cammino di sostenibilità ecologica e sociale – ha dichiarato la rettrice Giovanna Iannantuoni –. L’Ateneo è pronto a rispondere a questa sfida, resa ancora più urgente dalla crisi energetica mondiale, con ambiziosi progetti di ricerca focalizzati sulla rigenerazione ambientale. I nostri scienziati sono impegnati nello studio di soluzioni innovative per la produzione di energia pulita, non solo per il nostro campus, ma anche per il territorio. In Bicocca, infatti, siamo convinti che lo sviluppo sostenibile delle nostre città sia il primo passo per una società più inclusiva”. Come ha ricordato la rettrice Iannantuoni, quello inaugurato oggi è un anno particolarmente significativo.

 

 

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