Blitz degli studenti martedì pomeriggio nella sede di Assolombarda, per rilanciare il corteo “No Meloni Day” del 18 Novembre. “Abbiamo deciso di fermare i lavori dentro a Confindustria perché è il luogo simbolo dello sfruttamento e degli interessi condivisi tra governo e ricchi” hanno spiegato. “Questo governo parla di sicurezza solo per negare il diritto di protesta o di soccorso a chi scappa dalla guerra. Noi rispondiamo coi nostri corpi, colpendo chi rappresenta gli interessi dell’1%, facendone pagare le conseguenze agli ultimi”.
“Se fossero davvero interessati alla nostra sicurezza, allora abolirebbero l’alternanza scuola-lavoro, responsabile della morte di tre studenti in meno di un anno e dello sfruttamento gratuito di tuttə noi; aumenterebbero i soldi pubblici destinati all’edilizia scolastica, visto che al momento le scuole ci crollano addosso. Se fossero davvero interessati alla sicurezza allora costruirebbero delle reti reali di solidarietà e sostegno per migranti e poveri. Se fossero davvero interessati alla sicurezza allora avrebbero già pronto un piano di transizione ecologica che possa salvarci dal collasso climatico. Se fossero davvero interessati alla sicurezza di tuttə, istituirebbero il reddito di autodeterminazione per affrontare la crisi economica ed energetica che sta pesando sempre di più sulle spalle dei poveri. Siamo stanchə di avere a che fare con un governo ed un sistema che rappresenta solo i ricchi e che mette i profitti davanti alle vite delle persone”. “I legami tra la Meloni e Confindustria non ci stupiscono perché sono l’effetto di una linea politica che già apparteneva ai governi precedenti. Chi è al potere continuerà ad agire per conto di chi devasta il nostro pianeta con la guerra e il cambiamento climatico, e il restante 99% verrà lasciato indietro. Siamo la generazione meticcia e queer e ci riprendiamo il presente per costruirci un futuro. Lo facciamo oggi e lo faremo venerdì alle 9:30 in Largo Cairoli per il No Meloni Day”.