“Io andrei a vedere il programma. Per il centrosinistra lombardo è tempo di affrontare il mare aperto, altrimenti si rischia di rinchiudersi in un monastero politico”. Lo ha dichiarato in un’intervista al Corriere della sera il professor Nando dalla Chiesa, che a sorpresa si schiera in favore dell’ipotesi di un appoggio alla candidatura di Letizia Moratti in vista delle prossime regionali. Il sociologo si dice “convinto che valga la pena tentare “la mossa del cavallo”, cambiando linguaggio senza cambiare obiettivi: di là si è staccato un pezzo importante, non vogliamo vedere davvero le carte, evitando l’ipocrisia di chi ripete sempre “prima i programmi”? E sia chiaro: non ho in mente incarichi o altro, non è questo che mi interessa, ma serve un colpo di reni, non la chiusura in un monastero politico. E poi: ci rendiamo conto dell’effetto a livello nazionale di un’eventuale sconfitta della destra in Lombardia?”.
Regionali, Nando Dalla Chiesa: il mio si a Letizia Moratti, serve coraggio
"Io andrei a vedere il programma. Per il centrosinistra lombardo è tempo di affrontare il mare aperto, altrimenti si rischia di rinchiudersi in un monastero politico".
In mattinata su Facebook la stessa Letizia Moratti ringrazia Nando Dalla Chiesa “per le sue parole e l’approccio concreto di chi dice: confrontiamoci sul programma.
Abbiamo bisogno di una politica che non subisca, ma sappia guidare le trasformazioni, affrontando le grandi sfide che ci attendono.” L’ex vice Presidente di Regione Lombardia parla poi dei temi a lei cari sui quali dice, si può trovare punti di convergenza:”Transizione ecologica, inclusione sociale, rafforzamento della medicina territoriale, continuare a garantire alti livelli di cura ad una popolazione che sta invecchiando, connettere i territori, sostenere lo sviluppo economico perché solo lo sviluppo ci dà la possibilità di superare le diseguaglianze, ripensare il lavoro per non mortificare il naturale desiderio di donne e uomini ad avere figli, combattere illegalità e inefficienze il cui prezzo ricade in maggior parte sui più deboli, sono obiettivi su cui credo si possa convergere.”