Sono 14 i nuovi cittadini milanesi iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale

Tra le personalità iscritte quest'anno ci sono Valerio Onida, ex Presidente della Corte costituzionale, il partigiano ed ex presidente di Anpi, Carlo Smuraglia, il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, il filosofo Salvatore Veca, il fondatore di Banca Mediolanum Ennio Doris, l'attrice Valentina Cortese e il sindacalista Riccardo Terzi.

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Sono 14 i nuovi cittadini milanesi iscritti al Famedio del Cimitero Monumentale che con la loro attività e le loro opere hanno dato lustro alla città di Milano. Questa mattina si è svolta la tradizionale cerimonia a cui hanno presenziato il sindaco, Giuseppe Sala, la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, e l’assessore ai Servizi civici di Palazzo Marino, Gaia Romani. Tra le personalità iscritte quest’anno ci sono Valerio Onida, ex Presidente della Corte costituzionale, il partigiano ed ex presidente di Anpi, Carlo Smuraglia, il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio, il filosofo Salvatore Veca, il fondatore di Banca Mediolanum Ennio Doris, la notaia Maria Nives Iannacone, la scrittrice e giornalista Valentina Crepax, la designer Fernanda Enrica Leonia Vigo, la staffetta partigiana Miranda Rossi, l’attrice Valentina Cortese, la giornalista Luisa Pronzato, il politico e sindacalista Riccardo Terzi, l’architetto e designer Alessandro Mendini, il giornalista e critico teatrale Franco Quadri.


“Per me è un’emozione rappresentare la mia città in questo luogo dedicato ai cittadini che hanno fatto la storia di Milano e del Paese – ha detto Sala, aprendo la cerimonia – . Oggi il Famedio viene arricchito di 14 nuovi nomi: donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella vita della comunità, portando un contributo unico, originale e irripetibile”. Secondo il primo cittadino “dalle donne e dagli uomini ricordati nel Famedio viene un insegnamento che oggi, in una fase storica difficile per la città, per il Paese, per il mondo intero, è più che mai valido. Il modo migliore per dare concretezza a questo messaggio di speranza è seguire il loro esempio: ricordarli rimanendo uniti anche se diversi. Milano del resto, lo sappiamo, è una città unica proprio per il suo saper essere libera, accogliente e aperta alle diversità. Per la sua capacità di guardare alla sostanza, di guardare al merito di ciascuno”. “Questi esempi straordinari – ha concluso – sono una delle leve che possiamo usare per educare i nostri figli”.

“I nuovi iscritti al Famedio rappresentano la pluralità valoriale, culturale, politica e sociale che sorregge Milano – ha proseguito Buscemi – . Le loro biografie rinnovano un messaggio senza tempo, che tutta la città condivide: la forza di Milano sono i valori realizzati nelle azioni delle e dei milanesi. Occorre prendere esempio dalle loro vite al fine di proseguire la trasformazione di Milano nel segno di progresso e innovazione nonostante le sfide così impegnative che stiamo affrontando, e contribuire a rendere sempre più libera e giusta la nostra città e il nostro Paese”.
“Questa rosa di nomi contiene anche una cosa molto importante: l’equilibrio di genere, a cui sia io sia la presidente Buscemi tenevamo molto”, ha infine sottolineato Romani.

Le dichiarazioni della presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessore ai Servizi Civici Gaia Romani.

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