“Si sta spostando verso il centrosinistra era giusto che ci fosse chiarezza”. Lo afferma il governatore della Lombardia Attilio Fontana al termine di una riunione sull’autonomia parlando delle dimissioni della Moratti. A chi le chiede se sia possibile che Moratti si possa candidare alla guida della Regione, Fontana risponde: “E’ possibile. Leggo toni entusiastici dal centrosinistra tutti vedono in lei il candidato, evviva, faremo una bella battaglia”. “Perché ha comunicato oggi le dimissioni? Bisogna chiederlo a lei – ha aggiunto Fontana -posso dire che da parte mia era già stato espresso un venir meno della fiducia politica da quasi un mese. Ora la vice presidente ha fatto una scelta diversa in un’altra direzione. Avevo sospeso ogni decisione, ritenendo che dovesse essere il centrodestra a dire chi voleva candidare, ora viene tolto ogni dubbio”.
“Letizia Moratti ha gettato la maschera e ha scelto di sganciarsi dalla giunta regionale di centrodestra per preparare la sua candidatura con la sinistra, in cerca di una poltrona cui ambiva da mesi”. Così il coordinatore regionale lombardo della Lega, Fabrizio Cecchetti, e il capogruppo leghista in Consiglio Regionale, Roberto Anelli, commentano le dimissioni della vicepresidente di Regione.
“L’ipotesi che il Pd possa sostenere Letizia Moratti alle prossime elezioni regionali per me è semplicemente folle”. Lo ha scritto sulle sue pagine social l’eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino commentando le dimissioni di Letizia Moratti da vice presidente e assessore di Regione Lombardia. “Detto questo serve recuperare il tempo perduto: programma radicale, alleanza ampia e una persona scelta in poche settimane che si consumi le suole – ha aggiunto -. Con le dimissioni di Letizia Moratti la destra lombarda entra in una profonda crisi politica. Moratti se ne va denunciando problemi e omissioni della giunta e attaccando le misure del governo in materia sanitaria. Una decisione che era nell’aria, arrivata anche tardi, che, per me, non cambia la sostanza delle cose”. Nel campo del centrosinistra “serve un programma di cambiamento radicale per mettere al centro le persone e non la logica degli interessi di parte – ha concluso -, un’alleanza la più larga possibile senza veti, una persona scelta consultando i cittadini perché le primarie son sempre lo strumento migliore”.