Indagini in corso sull’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico capo degli ultrà dell’Inter ucciso sabato sera in un agguato. In base alle testimonianza e alle prime ricostruzioni, ad agire sarebbero stati due killer a bordo di una moto. L’agguato sembra un regolamento di conti collegato al lungo passato criminale dell’uomo che aveva molti precedenti e condanne definitive per rapina, traffico di droga e sequestro di persona. La polizia sta cercando quindi i due assassini. Boiocchi, 69 anni, oltre 26 anni di carcere alle spalle, è stato centrato al collo e al torace da due dei cinque colpi di pistola sparati dagli assassini mentre stava tornando a casa, alle 19.45 di sabato, in via Fratelli Zanzottera nel quartiere Figino alla periferia della città. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile milanese. Dopo che la notizia è circolata, la Curva Nord dell’Inter è restata in silenzio, senza esporre striscioni durante la partita contro la Sampdoria a San Siro. Poi i Boys hanno abbandonano gli spalti – la curva del secondo anello – durante l’intervallo. Gli investigatori al momento indagano su varie piste.
Capo ultrà ucciso, si cercano due killer in moto
Ad uccidere Vittorio Boiocchi in un vero e proprio agguato sotto casa sua sabato sera sarebbero stati due killer in moto. Indaga la Squadra Mobile.