Treno deragliato in Brianza: sei a rischio processo

Chiuse le indagini sul convoglio che viaggiò senza guida il 19 agosto 2020 perché lasciato senza freno di stazionamento a Paderno Robbiate. Ripartì in discesa e fu fatto deragliare a Carnate.

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La Procura di Monza ha chiuso le indagini sul disastro ferroviario di Carnate (Monza) del 19 agosto 2020, quando un convoglio Trenord lasciato senza aver inserito il freno di stazionamento nella stazione di Paderno Robbiate (Milano), riprese a correre in direzione Milano, deragliando una volta arrivato in stazione a Carnate, provocando il ferimento lieve di un passeggero. Sei dipendenti Trenord sono indagati a vario titolo per disastro colposo, lesioni personali colpose e depistaggio raggiunti dall’avviso di chiusura delle indagini che prelude la richiesta di rinvio a giudizio. Gli indagati appartengono al personale di bordo, ritenuto responsabile di aver lasciato il treno incustodito senza inserire il freno, e a una squadra di manutenzione che, avendo da poco revisionato l’impianto frenante, non aveva riscontrato il sua malfunzionamento. La conclusione delle indagini è stata resa nota dal procuratore della Repubblica di Monza, Claudio Gittardi. In particolare, Il direttore della manutenzione Trenord Giorgio Colombo, il responsabile della Manutenzione di Milano Gianluca Devcich, sono accusati di aver fatto rimuovere il rubinetto del freno e il rubinetto di intercettazione “MIF” dal convoglio Trenord deragliato a Carnate (Monza) nell’agosto 2020, provocando il ferimento di una persona, “al fine di ostacolare le indagini sul disastro ferroviario”.

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