Padre, madre, figlia e genero sono stati arrestati dalla polizia stradale di Bergamo per truffa e frode nel commercio di cuccioli di cane. La loro azienda agricola è stata posta sotto sequestro. I 57 esemplari sono stati affidati alle cure dei veterinari. ll blitz delle forze dell’ordine è scattato a seguito di una sessantina di denunce sporte nei confronti dei titolari dell’azienda agricola (il padre è in carcere, mentre gli altri familiari sono ai domiciliari) dopo che i cuccioli morivano o risultavano affetti da gravi malattie nelle prime settimane di vita. La polizia stradale riferisce del ‘cinismo’ della famiglia, che emerge anche da una frase intercettata: “Il cane deve essere messo in braccio al bambino così si affeziona e lo compra di sicuro”. Gli animali venivano importati come cuccioli dall’Ungheria, ma venduti come nati all’azienda agricola- Alcuni animali venivano venduti come cani di razza ma non lo erano, e non avevano microchip e vaccinazioni. I costi variavano tra i 1.500 e i 4.500 euro a seconda della razza e il metodo di vendita erano gli annunci on line su siti specializzati.
Compravendita di cuccioli di cane, arrestata un’intera famiglia
Arrestati padre, madre, figlia e genero, titolari di un'azienda agricola nella bergamasca. Il blitz della polizia stradale è scattato a seguito di una sessantina di denunce, dopo che i cuccioli morivano o risultavano affetti da gravi malattie nelle prime settimane di vita.