Formigoni in prova ai servizi sociali insegnerà italiano alle suore straniere

L'ex presidente della Regione, una condanna definitiva per corruzione, farà il prof al Piccolo Cottolengo Don Orione. Nel 2019 aveva ottenuto i domiciliari, ora potrà l'ultimo anno di pena in affidamento in prova.

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Roberto Formigoni, che stava scontando in detenzione domiciliare la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione per la vicenda Maugeri-San Raffaele, ha ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano l’affidamento in prova ai servizi sociali. A quanto si è saputo, i giudici come attività dell’affidamento hanno stabilito che potrà insegnare, come aveva richiesto, italiano alla suore straniere dell’istituto Piccolo Cottolengo Don Orione. Nel 2019 l’ex Governatore lombardo aveva ottenuto la detenzione domiciliare e ora potrà scontare la parte rimanente della pena, circa un anno, in affidamento in prova. Nel febbraio 2019 il ‘Celeste’, 75 anni, dopo la condanna definitiva per corruzione, era entrato a Bollate a seguito dell’ordine di carcerazione firmato dalla Procura generale milanese. La difesa aveva chiesto subito la sospensione dell’ordine di esecuzione della pena e la possibilità di scontare la condanna in detenzione domiciliare, in quanto la ‘spazzacorrotti’, sostenevano i legali, era entrata in vigore dopo i fatti-reato contestati all’ex presidente lombardo e quindi, secondo la difesa, non poteva avere valore retroattivo. Dopo circa 5 mesi di carcere, il 22 luglio 2019, poi, il Tribunale di Sorveglianza (presidente Giovanna Di Rosa) aveva detto sì ai domiciliari sulla base del fatto che sussisteva il requisito della “collaborazione impossibile”, ossia l’ex Governatore che si è sempre professato innocente, secondo i giudici, non può più collaborare per svelare ulteriori dettagli sul caso Maugeri. Un requisito che ha consentito ai giudici, in sostanza, di ‘aggirare’ la ‘spazzacorrotti’ concedendogli di uscire dal carcere. Formigoni, poi, ha presentato l’istanza per l’affidamento in prova ai servizi sociali nell’autunno 2020 quando la pena da scontare era scesa sotto i 4 anni, come prevede la legge. Ora è arrivata la decisione dei giudici della Sorveglianza. Il fine pena per lui è previsto per il marzo 2024.

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