La mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura e da Palazzo Reale con Electa in collaborazione con Madeinart, è curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech.
Oltre 400 sono le opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero.
Il lungo lavoro di studio e d’indagine compiuto dai curatori ha permesso di includere tra i prestiti, che vantano la presenza di un’ottantina di dipinti, anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da decenni.
L’immensa vastità di temi e sperimentazioni dell’opera di Ernst si estende lungo settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti, sfuggendo costantemente a una qualsiasi definizione. Pictor doctus, profondo conoscitore e visionario interprete della storia dell’arte, della filosofia, della scienza e dell’alchimia, Max Ernst viene presentato in questo contesto come un umanista in senso neorinascimentale.
Al piano nobile di Palazzo Reale i visitatori potranno immergersi in un itinerario che ripercorre l’avventurosa parabola creativa dell’artista, segnata dai grandi avvenimenti storici del XX secolo e costellata di amori straordinari, nonché di amicizie illustri. Il percorso narra le vicende biografiche di Ernst raggruppandole in quattro grandi periodi, a loro volta suddivisi in nove sale tematiche che dischiudono approcci interdisciplinari alla sua arte.
Un’ampia, ideale biblioteca – quella dell’artista – fatta di libri illustrati, manuali per lo studio, fotografie, oggetti e documenti, si snoda attraverso tutto il percorso della mostra, invitando i visitatori e le visitatrici ad attivarsi in giochi di rimandi e corrispondenze tra le fonti d’ispirazione e le opere stesse.
“Un autunno di grandi mostre, quello di Palazzo Reale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Una stagione iniziata con la personale di Richard Avedon, già ammirata da 8.500 visitatori in dieci giorni, che prosegue ora con la retrospettiva di Max Ernst e che continuerà il suo viaggio nel fantastico con l’irripetibile mostra di Bosch, in apertura a novembre, per poi chiudere con l’affascinante allestimento della mostra Le Tre Pietà in Sala delle Cariatidi. Il percorso di Ernst, ricchissimo di opere, rimandi e suggestioni, darà ai visitatori e alle visitatrici la possibilità di una visita multilivello, con tagli differenti e approfondimenti per tema o per linguaggio – ha proseguito l’assessore Sacchi -. Infatti ad oggi, un giorno prima dell’apertura della mostra al pubblico, sono già 16.mila le prenotazioni effettuate, tra gruppi e singoli, per poter entrare nello straordinario mondo di Max Ernst”.
Una serie di eventi collaterali animeranno i mesi di apertura della mostra, tra questi la rassegna cinematografica su Max Ernst realizzata in collaborazione con il MIC, Fondazione Cineteca Italiana.