Con i nuovi provvedimenti di Area B, la ztl che corrisponde a quasi tutta la città, “capisco che metto in difficoltà qualcuno che non può cambiare la macchina ma non raccontiamo le solite balle perché non sono 1 milione le macchine che saranno impattate”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato dei nuovi divieti che scatteranno dal primo ottobre per le aiuto più inquinanti, nel corso della presentazione della Green Week. “Voglio essere consistente e dire ai milanesi che quello che ho promesso in campagna elettorale lo sto facendo – ha aggiunto -. Io continuerò ad andare avanti per la mia strada sapendo che continuerò a ricevere delle critiche anche di chi sta dalla mia parte. Semmai prendetevela con quei politici che in campagna elettorale ne sparano di ogni e poi tanto sanno che non lo possono fare”.
Regione Lombardia contro Area B
“Abbiamo chiesto al Comune di Milano, alla luce della crisi energetica e socio-economica e di una comunicazione carente e poco incisiva sul tema, una deroga fino al prossimo mese di marzo al blocco dei diesel euro 5 in Area B. E, in alternativa, che si valuti almeno un allargamento fino a 3.000 km delle fasce chilometriche consentite, a chi aderisce a Move-in”. Così, riferisce la Regione, l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, durante il ‘Tavolo aria’ che si è riunito questa mattina a Palazzo Pirelli alla presenza di Enti, Istituzioni e Associazioni di categoria. “Ci sembra una richiesta lecita – ha proseguito – a fronte della situazione molto difficile e preoccupante che tutti stiamo vivendo. Ho anche ricordato che gli accordi sottoscritti dalle Regioni del Bacino padano non prevedono limitazioni per i diesel euro 5 se non dopo il 2025. Questo in considerazione del fatto che proprio gli euro 5 sono auto recenti, immatricolate fra il 2011 e il 2017, e non si può certo accusare chi le ha acquistate di aver mancato di sensibilità ambientale”. “Purtroppo – ha detto Cattaneo – l’assessore del Comune di Milano Elena Grandi ha risposto con un ‘no’ secco e risoluto, ribadendo che l’Amministrazione milanese non è in alcun modo disponibile a derogare”. “A conferma dell’esistenza di un problema che riguarda prevalentemente Area B, nelle prime tre settimane di settembre abbiamo avuto mediamente 1000 richieste di adesione al giorno e gli aderenti a Move-in sono passati da 15000 a 37000, di cui il 70% relativa a veicoli limitati in Area B e oltre la metà sono diesel Euro 5. Generando comprensibilmente qualche criticità negli installatori.” Durante il Tavolo è stato anche ricordato che uno dei provider che gestisce Move-In, la ‘scatola nera’ ideata dalla Regione per cercare quanto mento di mitigare i disagi e le penalizzazioni di imprese e cittadini, ha proposto una sorta di ‘installation day’ chiedendo al Comune di Milano uno spazio pubblico per ‘agevolare’ il più possibile chi vuole installare i dispositivi. Ma anche in questo caso dal Comune non è arrivata nessuna risposta. Per i diesel euro 4 senza fap che – in ottemperanza delle dalle Direttive Europee, come recepito dalle Regioni del Bacino padano – dal 1° ottobre al 31 marzo, non potranno circolare dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 nei Comuni in fascia 1 e nei Comuni con più di 30.000 abitanti in fascia 2 (Varese, Lecco, Vigevano, Abbiategrasso e S. Giuliano Milanese), è stato ricordato che anche in questo caso l’installazione del Move-In darà la possibilità di una deroga chilometrica che per i veicoli privati è pari a 8000 km per i commerciali a 10000 km (km calcolati solo nelle aree oggetto di limitazione). “L’esperienza ha mostrato come le soglie chilometriche indicate sono state largamente sufficienti per le esigenze di mobilità degli aderenti. Comunque, con le Regioni del Bacino padano – ha concluso Cattaneo – stiamo valutando di consentire a chi, per motivate ragioni di natura economica e sociale, ne avesse bisogno di fare richiesta per aumentare la soglia di chilometri percorribili con il Move-In. Una possibilità che prevediamo potrebbe essere attivata dal 1° gennaio del 2023, in modo da perfezionare una modalità tecnica adeguata. Analogamente valuteremo con gli assessori del Bacino Padano anche la possibilità di valutare deroghe, in particolari condizioni, alle limitazioni sull’uso degli impianti a biomassa legnosa”.