Sulla guerra in Ucraina “la posizione del M5S è sempre stata molto chiara: ferma condanna dell’aggressione militare russa, senza se e senza ma, pieno sostegno all’Ucraina e siamo stati favorevoli anche ai primi invii delle armi – ha detto il leader del Movimento intervistato da Radio Lombardia – però attenzione: rispetto ai rifornimenti di armi che arrivano dagli Usa e dal Regno Unito il contributo dell’Italia è assolutamente trascurabile. Non abbiano neppure le risorse. Soprattutto non possiamo abbracciare una corsa al riarmo in un momento in cui, tra l’altro, abbiamo un’emergenza economico-sociale così diffusa. Questo lo dobbiamo spiegare bene agli alleati: l’Italia può dare un forte contributo ma per quanto riguarda gli sforzi diplomatici”. “Allo stesso Zelensky bisogna spiegare che la strada di una escalation militare oggi porta a una vittoria, domani a una sconfitta. Noi non possiamo seguire e affidarci alle alterne fortune di una vicenda militare che comunque ha come certezza il numero delle vittime civili, l’incremento della distruzione delle città e il rischio di un incidente nucleare oltre alla prospettiva di dividere il mondo come un cocomero: da un lato il fronte occidentale contrapposto a Russia, Cina, India e il resto del mondo. Non è questa la prospettiva di pace e di sicurezza che dobbiamo consegnare alle generazioni che verranno”. Sul caro energia e il Decreto Aiuti Bis Giuseppe Conte ha detto che “se non si interviene alle radici del problema non lo risolveremo mai. Un negoziato di pace lo vogliamo ottenere o no? Altrimenti la spirale recessiva non la risolveremo. Le guerre costano e ci stanno facendo malissimo”.
Conte, nel corso dell’intervista, ha poi parlato delle proposte del Movimento per il lavoro, su tutte il salario minimo, e ha detto che Fratelli d’Italia e Lega, dopo il voto al Parlamento Europeo a favore del leader ungherese Orban, “dove non c’è nemmeno più la stampa libera, non sono idonei a governare in Italia”.
Qui l’intervista a Giuseppe Conte di Nicoletta Prandi a Pane al Pane.