Gli attivisti di Legambiente Lombardia si sono dati appuntamento in Piazza Duomo a Milano questa mattina per un flashmob di protesta contro politiche non incisive e che non puntano realmente a contrastare la crisi energetica. Indossando magliette nere con lo slogan “No Gas, No Nuke!” hanno passeggiato per la piazza, tra i presenti incuriositi, ripetendo “Bla, bla, bla, bla” per fare il verso alle promesse elettorali che non si tramutano in vere azioni per promuovere una transizione ecologica del Paese. La performance di questa mattina a Milano è stata occasione per parlare delle proposte di Legambiente per la prossima legislatura per una riconversione ecologica della Lombardia e dell’Italia, libera dal nucleare e dalla dipendenza dal gas.
Legambiente ha infatti redatto un’Agenda per la prossima legislatura, in vista delle elezioni del 25 settembre, da presentare ai partiti. Al centro del documento, che raccoglie 100 proposte suddivise in 20 ambiti tematici, ci sono: la lotta alla crisi climatica, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione del lavoro e della green economy, l’inclusione sociale per una giustizia climatica e la riconversione ecologica del tessuto produttivo. Temi e contenuti fondamentali per il futuro della Lombardia e dell’Italia intera che secondo l’associazione ambientalista si traducono in: nuove leggi da approvare, come ad esempio quelle sull’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili, sul consumo di suolo, sul riordino dei bonus edilizi, in materia di lotta alla gestione illecita dei rifiuti, alle illegalità lungo le filiere agroalimentari, e per la tutela della fauna e della flora protette; semplificazioni; velocizzazione degli iter autorizzativi a partire dagli impianti a fonti rinnovabili e dell’economia circolare; approvazione di decreti attuativi mancanti, da quelli sull’end of waste per il riciclo a quelli della legge di recepimento della direttiva RED II sulle rinnovabili, sull’agricoltura biologica o sui controlli del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA), solo per citarne alcuni. E poi, tra gli altri interventi da mettere in campo: uno spostamento di risorse pubbliche dai settori più inquinanti a quelli più innovativi e con minor impatto ambientale, intervenendo sui sussidi ambientalmente dannosi; potenziamento in organico e competenze degli uffici centrali e territoriali preposti al rilascio delle valutazioni di impatto ambientale, delle autorizzazioni e ai controlli.
«Come per l’Italia, anche la Lombardia, prima regione produttiva in Italia, non può prescindere da una visione più lungimirante per contrastare la crisi energetica a qui stiamo andando incontro – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Per dare corso ad una riconversione energetica anche nella nostra regione, abbiamo bisogno di investimenti in nuove infrastrutture green, a partire da impianti, fotovoltaici sui tetti, agrivoltaici, impianti industriali dell’economia circolare, quelli per smaltire l’amianto, ammodernamento di acquedotti, adeguamento dei depuratori esistenti e realizzazione dei nuovi e la riqualificazione degli edifici. Ma anche di puntare sulla mobilità urbana a zero emissioni e sul trasporto pendolare efficiente. La giusta transizione ecologica è un obiettivo da perseguire favorendo le riconversioni delle competenze professionali e dei cicli produttivi a maggior impatto ambientale e penalizzando le aziende più inquinanti, contrastando gli interessi ecomafiosi che stanno già puntando ad acquisire appalti e risorse dedicati alla riconversione ecologica dell’economia; combattendo la povertà energetica e facilitando l’accesso a servizi e più innovative ai meno abbienti».
L’Agenda di Legambiente sarà presentata ai candidati alle prossime elezioni sabato 17 alle 18 in Cascina Nascosta in Parco Sempione a Milano. Modererà l’incontro la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto, al quale parteciperà il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, per un confronto con Raffaele Cattaneo di Noi Moderati, Matteo Di Maio di +Europa, Eleonora Evi di Verdi-SI, Stefano Maullu di Fratelli d’Italia, Lia Quartapelle di Partito Democratico, Pierluigi Riccitelli di Movimento 5 Stelle, Bruno Tabacci di Impegno Civico.