Cambiamenti climatici: se ne discute a 3 mila metri, sul ghiacciaio Presena

Sabato 17 settembre si terrà l’incontro “Climbing for Climate 2022: parliamo di cambiamento climatico… sì, ma in vetta!” al ghiacciaio Presena, nel comprensorio di Ponte di Legno-Tonale (Bs). Il ghiacciaio è testimone diretto dei cambiamenti climatici.

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Osservare da vicino ciò che ci sembra lontano: dato che gli effetti dei mutamenti climatici sono sotto i nostri occhi, occorre discuterne e analizzarli. Meglio ancora se direttamente nei luoghi in cui si manifestano in tutta la loro drammaticità. Come avverrà sul Ghiacciaio Presena, nel Comprensorio Pontedilegno-Tonale (Bs), sabato 17 settembre. E’ infatti in programma l’incontro “Climbing for Climate 2022: parliamo di cambiamento climatico sì, ma in vetta!”. A proporlo è UNIMONT – Università della Montagna, polo dell’Università degli Studi di Milano con sede a Edolo, in collaborazione con il Consorzio Pontedilegno-Tonale e la locale sezione del CAI: dibattiti con scienziati ed esperti, ma anche escursioni e osservazioni a 3mila metri di quota (pioggia permettendo) sull’assoluta necessità di agire tempestivamente e in modo efficace per contrastare la crisi climatica, con una specifica attenzione rivolta alle conseguenze sui ghiacciai.

L’appuntamento è alle 10 al rifugio Passo Paradiso (facilmente raggiungibile con la cabinovia). Numerosi gli aspetti che verranno affrontati: l’influenza di tali mutamenti nell’approccio alla montagna e i relativi rischi; il futuro dei ghiacciai, sempre più in pericolo, con un focus sul Presena; la disponibilità di risorse idriche nell’ambito del riscaldamento globale; i negoziati e le politiche sul clima a livello internazionale; i riflessi sull’attività sportiva attraverso l’esperienza diretta di un atleta: il campione di sci alpinismo e corsa in montagna Davide Magnini. Il programma prevede, nel pomeriggio, un’escursione dal Passo Paradiso fino al rifugio Capanna Presena (una camminata di 1,7 chilometri con un dislivello di 165 metri) e l’osservazione del Presena a quota 3mila metri.

L’incontro sarà l’occasione anche per sostenere la ricerca. In apertura del seminario sarà infatti presentato il premio di laurea dal tema “Effetti del cambiamento climatico sull’ambiente e sull’economia turistica in montagna”, che verrà selezionato tra quelli che realizzeranno i ricercatori del polo UNIMONT: al vincitore andrà un premio il cui costo sarà interamente coperto con il ricavato dell’asta benefica tenutasi lo scorso 9 luglio durante l’evento “Dall’igloo al calice”. In quell’occasione erano state messe in palio le bottiglie di vino affinate all’interno di un igloo ai 2000 metri di quota del Corno d’Aola: un’iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto “Vini in igloo”, nato dalla collaborazione tra Consorzio Pontedilegno-Tonale, Consorzio Vini di Valcamonica, Cantina Bignotti e polo UNIMONT.

La scelta del luogo dell’incontro non è ovviamente casuale: il Presena è testimone diretto dei cambiamenti climatici. Ma è anche protagonista, diversamente dagli altri ghiacciai alpini, di una avveniristica azione per rallentare gli effetti del climate change. Ogni anno (dal 2008) una vasta superficie del ghiacciaio (120mila metri quadri) viene coperta con dei teli geotessili che consentono di ridurre del 50% lo scioglimento estivo (assorbendo meno energia solare) e di preservare uno spessore di 3 metri di neve, circa 130mila metri cubi, che costituisce la base per la successiva stagione invernale, con un impatto positivo anche sull’ambiente. “Siamo coscienti che i teli contribuiscono a frenare la fusione del ghiacciaio ma non possono, da soli, scongiurarla: per far questo occorrono politiche internazionali sul clima finalizzate a ridurre le emissioni dei gas climalteranti che sono la principale causa del riscaldamento globale”, spiega Davide Panizza, presidente del Consorzio Pontedilegno-Tonale.

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