Ottimizzare il flusso dei pazienti in Pronto Soccorso e ridurre i tempi in attesa del ricovero. È quanto prevede una delibera della Giunta regionale proposta dalla vicepresidente e assessore al Welfare. Il documento identifica le azioni operative. Gli ospedali devono garantire un numero minimo giornaliero di posti letto, anche nel fine settimana e nei giorni festivi, per l’accettazione dei ricoveri dal Pronto Soccorso. Numero che sarà definito singolarmente per ogni Azienda.
Il piano approvato dalla Giunta regionale prevede la presenza di un ‘Bed Manager’ e del ‘Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica’ che definiranno le strategie per la gestione dei pazienti in caso di non immediata disponibilità dei posti letto da parte di una singola unità operativa.
Ogni Azienda dovrà dotarsi di una ‘admission room’, ossia aree dedicate per i pazienti che terminato il percorso di emergenza-urgenza al Pronto Soccorso e sono in attesa di essere inviati all’Unità Operativa e di una ‘discharge room’. Si tratta di zone dedicate ai pazienti da dimettere da una Unità Operativa di degenza che sono in attesa di essere trasferiti a domicilio o in altre strutture del territorio
Inoltre, dovranno essere definite, in caso in caso di sovraffollamento, le modalità gestionali alternative dei pazienti. Ed ancora, individuati i percorsi per la gestione delle ‘dimissioni difficili’ in particolar modo verso ospedali di Comunità, strutture riabilitative e unità di offerta residenziale della rete territoriale.
Altro aspetto significativo previsto dal piano regionale riguarda l’appropriatezza dei ricoveri in Pronto Soccorso.
Regione Lombardia istituirà, con atto della Direzione Generale Welfare, un osservatorio regionale dei ricoveri in area medica. Scopo quello di effettuare una costante attività di controllo del flusso dei pazienti nei pronto soccorso lombardi, monitorando i tempi di attesa per il ricovero che devono essere contenuti entro le 8 ore dall’accesso del paziente, come previsto dalle indicazioni ministeriali, nonché il mantenimento delle azioni operative previste.
“Si tratta – ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – di un passaggio molto importante per le ‘dinamiche’ dell’attività quotidiana delle nostre strutture con un occhio di riguardo alle esigenze e alle aspettative dei cittadini. Con questa delibera andiamo infatti a migliorare l’organizzazione ospedaliera con particolare riguardo ai Pronto soccorso, a tutti gli effetti la porta d’ingresso delle nostre realtà sanitarie. L’obiettivo primario è annullare le attese che oggettivamente in diverse occasioni si rivelano lunghe. Ecco allora che fondamentale sarà identificare le priorità delle attese in modo da valorizzare al meglio anche tutta l’attività degli operatori”.
“Con questi interventi – conclude la vicepresidente – ribadiamo che l’attività dei Pronto Soccorso non è avulsa da quella più generale degli ospedali, ma viceversa è inserita in una logica organizzativa che coinvolge e vede partecipi tutti i reparti delle strutture. Si tratta di un percorso dove è fondamentale reperire la disponibilità dei posti letto in modo da ottimizzare l’organizzazione ospedaliera generale, i tempi di attesa e tutta l’attività di medici e infermieri. Per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati introdurremo anche azioni operative innovative, e nuove ‘figure’ come il Bed manager e il nucleo aziendale che si dedicheranno alla gestione dei ricoveri di area medica”.
Intanto oggi, dopo la presentazione di ieri a Brescia, si è conclusa a Bergamo la prima fase del progetto di presa in carico del paziente oncologico post dimissioni. Il progetto mira a strutturare un percorso programmato fin dalle dimissioni, che includa prescrizione e contestuale prenotazione di visite ed esami diagnostici, sollevando gli assistiti dalla ricerca e prenotazione delle prestazioni.