Salvini all’attacco sulle sanzioni: “Proteggiamo l’Italia”

Al Forum Ambrosetti di Cernobbio il leader della Lega si sfila dagli alleati: "Mi chiedo se quanto facciamo serva a danneggiare chi vogliamo".

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Complice il clima di campagna elettorale, crescono i dissapori tra Fratelli d’Italia e la Lega su come affrontare e risolvere nell’immediato l’emergenza energetica: un tema, quello del caro bollette, che inevitabilmente coinvolge la ‘vexata questio’ delle sanzioni contro Mosca e la tenuta dei conti pubblici. Sul primo punto la Lega ha un approccio più problematico: “abbiamo sempre votato le sanzioni e le manteniamo ma chiediamoci se stanno funzionando- afferma Salvini – e soprattutto proteggiamo l’Italia. L’Europa – osserva da Cernobbio – copra le spese per imprese e famiglie”. Nettamente contrari invece gli alleati, sia Fratelli d’Italia, sia Forza Italia. Per Giorgia Meloni, se ci sfiliamo dai nostri alleati, “per l’Ucraina non cambia niente ma per l’Italia sì”, perchè sarebbe a rischio la nostra “credibilità” al livello internazionale. Altrettanto chiaro Antonio Tajani: “Quella di Salvini é un’opinione e se ne può discutere. Io credo che le sanzioni siano inevitabili e che dobbiamo continuare a infliggerle. Qualsiasi scelta di modifica della posizione – ha chiarito il coordinatore nazionale azzurro – non può che essere presa a livello europeo e di Nato”.  Tuttavia sembra che i due tutto sommato stiano interpretando dei ruoli ben precisi, previsti da un copione che vede la coalizione di centrodestra cercare di dar risposte a sensibilità diverse presenti nel Paese: da un lato Giorgia Meloni, svolge la parte del ‘poliziotto buono’, punta sul senso di responsabilità, rassicura l’Europa sul fatto che ove mai andasse a Palazzo Chigi darà ampie garanzie sulla tenuta dei conti (e degli impegni internazionali). Su un fronte diverso c’è il segretario della Lega che cerca di fare il pieno dei voti tra i più arrabbiati e preoccupati dalla crisi, dai piccoli e grandi esercenti, dagli imprenditori, che stanno già pagando aumenti enormi nella loro bolletta della luce e vorrebbero risposte certe nel brevissimo termine. Una posizione, quella di Salvini, che trova comunque largo consenso nell’opinione pubblica, almeno secondo un sondaggio pubblicato oggi da Il Fatto Quotidiano secondo il quale il 51% degli italiani è contro le sanzioni che, a causa delle ritorsioni di Mosca e degli sconvolgimenti sui mercati, si stanno ritorcendo su tutti noi.

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