Lavoro, un morto nel varesotto: in Lombardia è emergenza incidenti

In Lombardia i dati Inail sulle denunce di infortunio indicano che si è passati da 58.109 nel periodo gennaio-luglio 2021 a 84.108 nello stesso periodo del 2022, con un aumento pari al +44,7%.

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E’ emergenza incidenti sul lavoro in Lombardia, dove questa mattina un operaio è morto incastrato in un macchinario. L’uomo, 59 anni è morto in una azienda che produce griglie di ferro a Malgesso, nel Varesotto. La vittima sarebbe rimasta incastrata in un macchinario durante la manutenzione dello stesso.  

La regione è tra quelle che sta facendo segnare il maggiore incremento. In Lombardia i dati Inail sulle denunce di infortunio indicano che si è passati da 58.109 nel periodo gennaio-luglio 2021 a 84.108 nello stesso periodo del 2022, con un aumento pari al +44,7%. “Si registrano 90 infortuni mortali nella sola Lombardia – spiega Massimo Balzarini, segretario Cgil Lombardia – contro i 91 dello stesso periodo del 2021, non registrando il calo sul livello nazionale e confermando un dato infortunistico mortale inaccettabile”. “Per invertire il trend del dato infortunistico in aumento e azzerare gli eventi mortali – aggiunge il dirigente sindacale – che non sono mai fatalità, servono chiare assunzioni di responsabilità da parte di imprese e istituzioni. La sicurezza deve essere un fattore determinante per la dignità e la qualità del lavoro, che si può ottenere con adeguate misure di prevenzione e una formazione efficace. Questi fattori determinanti sono in capo ai datori di lavoro”.

Un monito alla Regione è arrivato anche dalla Corte dei Conti. L’amministrazione è stata chiamata a fornire aggiornamenti sulle assunzioni di 91 ispettori, finanziate nel 2018 e nel 2019, e i dati relativi all’attività ispettiva nel 2020 e nel 2021. La Corte dei Conti ha anche rilevato la scarsa incisività delle politiche regionali di prevenzione e sicurezza sul lavoro: i dati sull’attività ispettiva del 2020 e del 2021 forniti dalla Regione, infatti, mostrano una stasi nel numero delle ispezioni (+0,88%) e la flessione del numero delle imprese ispezionate nel 2021 rispetto al primo anno della pandemia (-6,11%). “Le istituzioni – conclude Balzarini – devono impegnarsi concretamente dando corso agli impegni assunti con le organizzazioni sindacali a partire dal rafforzamento dei servizi ispettivi, sia in termini di personale che di risorse. Il Piano regionale recentemente approvato dovrà trovare rapida e puntuale applicazione, nonché riposte concrete ai rilievi formulati anche dalla Corte dei Conti”.

Ai nostri microfoni Massimo Balzarini, segretario Cgil Lombardia.

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