E’ stato trovato e sequestrato dagli investigatori della Squadra mobile di Milano, durante le perquisizioni di ieri scattate insieme all’arresto, uno dei due monopattini che il 21enne, finito ai domiciliari con le accuse di violenze sessuali, avrebbe usato per seguire ed aggredire quattro donne, tra maggio e giugno scorso. Da quanto si è appreso sono stati vagliati anche altri casi di denunce di aggressioni con uno schema simile, un paio in più. L’arrestato, ai domiciliari in una casa dei nonni a Milano e che viveva anche in provincia di Alessandria, sarà interrogato dal gip giovedì. Il monopattino sequestrato è di colore rosso e coincide con gli elementi agli atti, mentre l’altro di colore scuro, comprato on line, sarebbe stato restituito come ‘reso’ dal giovane. Tra gli elementi più importanti che hanno portato all’individuazione del presunto responsabile degli abusi c’è soprattutto il confronto tra gli spostamenti del giovane, ricostruiti con le analisi sulle celle agganciate dal cellulare, e le immagini delle telecamere che riprendono l’uomo nelle zone delle aggressioni. Soprattutto il riscontro definitivo su questo fronte è arrivato nell’episodio degli abusi commessi ai danni di una 33enne in via Ripamonti. Nelle indagini, che vanno avanti su eventuali altri casi, gli inquirenti cercheranno di raccogliere altri elementi anche attraverso riconoscimenti del presunto aggressore da parte delle vittime. E’ stato sequestrato, tra l’altro, anche il suo telefono per “accertamenti tecnici”, come sottolinea il gip, “per stabilirne la localizzazione al momento” dei reati.
Violentatore in monopattino, si indaga su altri casi
Il 21 enne che seguiva le sue vittime in monopattino, fermato a Milano per quattro episodi di violenza sessuale, potrebbe aver commesso altre aggressioni.