Valcamonica, le ruspe continuano a scavare nel fango

Oltre 230 persone sfollate a Niardo e Braone, i paesi del bresciano colpiti dall'alluvione. Danni ingenti.

0
188

Sono riprese questa mattina a Niardo e Braone le operazioni di messa in sicurezza dei due paesi della Valle Camonica, nel bresciano, travolti due notti fa da una bomba d’acqua che ha fatto esondare i torrenti che attraversano i paesi. Nella notte non si sono registrate altre precipitazioni importanti, come invece si temeva. La strada statale 42 del Tonale e della Mendola da ieri pomeriggio è stata riaperta al traffico, dopo la chiusura tra Breno e Capo di Ponte a causa della presenza di fango e detiriti.  Oltre 230 persone sono state fatte evacuare e hanno trascorso la notte fuori casa, da parenti e amici. La  palestra del liceo di Breno, trasformata in un dormitorio, non è servita perchè gli sfollati sono stati ospitati in casa.  Le ruspe hanno ripreso a scavare nel fango ed è iniziata la conta dei danni. “Abbiamo superato quota 700mila euro – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio Davide Caparini – I lavori realizzati in questi anni hanno evitato che la tragedia potesse essere ancora più grave. 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.