La piccola Diana morta di stenti

Dai primi esiti dell'autopsia sul corpo della bimba di un anno e mezzo lasciata dalla madre per 6 giorni in casa da sola, non è emersa alcuna causa evidente della morte . Sarà difficile individuare una causa precisa della morte avvenuta, stando ai primi accertamenti, per stenti.

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Dai primi esiti dell’autopsia sul corpo della piccola Diana, la bimba di un anno e mezzo lasciata dalla madre Alessia Pifferi per 6 giorni in casa da sola, non è emersa alcuna causa evidente della morte e, dunque, i medici, a quanto si è saputo, si sono riservati di fornire risposte più precise solo quando avranno a disposizione parametri certi dagli ulteriori accertamenti.  Sarà comunque difficile, da quanto si è appreso, individuare una causa precisa della morte avvenuta, già stando ai primi accertamenti, per stenti. Decisivi saranno anche gli esti delle analisi della Polizia scientifica sul latte del biberon, trovato accanto alla piccola, per accertare se contesse benzodiazepine fatte assumere, questo è il sospetto, dalla 37enne alla figlia. Sembra che il decesso sia avvenuto prima delle 24 ore antecedenti al ritrovamento del corpo. Se venisse accertato che la madre ha fatto assumere benzodiazepine alla piccola per stordirla e fare in modo che non piangesse, l’accusa di omicidio volontario si potrebbe addirittura aggravare riconoscendo il ‘dolo pieno’ e la premeditazione.  Intanto, in Procura continuano ad arrivare mail di cittadini che chiedono “giustizia” e  l’applicazione di una “pena severa”.

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