Sicet, martedì sgombero di una decina di anziani in zona Lambrate

L’immobile in via Dardoni 10 è stato acquistato ad un’asta fallimentare e l’attuale proprietà ha deciso di ristrutturarlo e metterlo sul mercato, mandando via tutti gli affittuari. Lo denuncia il sindacato Sicet della Cisl. 

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 Da martedì  una decina di anziani rischia di trovarsi in mezzo ad una strada. E’ probabilmente questo l’epilogo della vicenda che coinvolge gli inquilini di uno stabile di via Dardanoni 10, nella zona della vecchia Lambrate a Milano. L’immobile è stato acquistato ad un’asta fallimentare e l’attuale proprietà ha deciso di ristrutturarlo e metterlo sul mercato, mandando via tutti gli affittuari. Lo comunica il sindacato Sicet della Cisl. 
“È una vera vergogna – osserva Marco Bistolfi, operatore del Sicet, il sindacato degli inquilini della Cisl -, è inaccettabile e disumano sgomberare delle famiglie fragili, con anziani e invalidi, in piena estate, con il termometro che arriva a 40°, e senza soluzioni abitative alternative già pronte. Il tutto per un’operazione di pura speculazione immobiliare, l’ennesima a Milano. Chiediamo un intervento del Comune: Milano non può diventare una città solo per ricchi”.
Lo sgombero è stato annunciato dal curatore fallimentare alle  9 di martedì 26 luglio, con  la presenza della forza pubblica. Per quella mattinata il Sicet ha organizzato un presidio, il secondo dopo quello tenutosi lo scorso lunedì 18 luglio.
Gli inquilini che vivono in questi alloggi avevano dei contratti di locazione grazie ad una convenzione fra il Comune e la società Delfina SRL, che però nel frattempo è fallita. Al suo posto, alla fine del 2021, è subentrata un’altra proprietà (Open Srl, che opera mediante un veicolo finanziario denominato La Corte Srl), che ha acquistato l’immobile all’asta fallimentare predisposta dal Tribunale di Monza. Lo spiega il sindacato. 
“Alla nuova proprietà – aggiunge Bistolfi – abbiamo chiesto di aprire una trattativa per il rinnovo dei contratti di affitto o almeno di posticipare lo sfratto a dopo l’estate, per trovare insieme al Comune delle soluzioni abitative alternative, ma è stato del tutto inutile. Per questi anziani, abituati da anni a vivere vicini, in un quartiere conosciuto, non sarà facile trasferirsi da soli, magari in un alloggio popolare dall’altra parte della città, figuriamoci ritrovarsi da martedì senza neppure un tetto sulla testa”.
Lo stabile è antico e si trova in una porzione di quartiere attrattiva. Rivendere gli appartamenti, dopo la ristrutturazione, non dovrebbe essere difficile.

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