Casa, Rozza (Pd): le Aler sono irriformabili

Presentato un ordine del giorno all’assestamento per studiare il passaggio a società di gestione.

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“Le Aler della Regione Lombardia non funzionano, costringono tanti cittadini a vivere nel degrado, andrebbero cambiate radicalmente ma oggi come oggi, purtroppo, sono irriformabili a causa della loro stessa natura giuridica.” È una conclusione a cui è arrivato il gruppo del Partito Democratico in Regione Lombardia che da mesi, con la consigliera Carmela Rozza, sta lavorando a un progetto di legge per rendere le Aler, aziende lombarde per l’edilizia residenziale, non più enti proprietari ma solo enti gestori, come avviene in altre Regioni che alla dismissione degli Iacp, trent’anni fa, fecero scelte differenti.
“Regione Lombardia, quasi trent’anni fa, fece la scelta di creare enti economici, perché in giunta erano convinti di poter avere delle nuove società immobiliari – continua la consigliera regionale -. Così facendo, hanno creato enti con i doveri della pubblica amministrazione ma con gli oneri fiscali delle aziende private. Era chiaro che quel modello, che doveva farsi carico dei cittadini meno abbienti, che pagano canoni sociali, non poteva funzionare, perché le Aler non possono vivere del proprio, con i proventi degli affitti. Il modello da seguire è quello delle società di gestione, ma per fare ciò le Aler si dovrebbero liberare delle proprietà e degli oneri connessi, cedendoli alla Regione. Essendo enti economici, dovrebbero però pagare una montagna di tasse e questo blocca la nostra ipotesi di riforma.” Il Pd calcola che la sola Aler Milano, se cedesse il patrimonio alla Regione, liberandosi di un valore a bilancio di un miliardo di euro, ma che sul piano commerciale ne vale quattro, dovrebbe pagare un’Ires sulla plusvalenza di tre miliardi che, in caso favorevole ammonterebbe a 360 milioni, in caso meno favorevole a 720. Questo esborso, evidentemente troppo oneroso, pone un freno a ogni mutamento di natura delle Aler. Per questa ragione il Pd, in vista della sessione di assestamento di bilancio della prossima settimana, chiede con un ordine del giorno che la Regione investa risorse per avviare uno studio approfondito su come risolvere il problema. “Una riforma va fatta ma al momento è impossibile. Quel che è certo è che la situazione di chi vive nelle case popolari di Milano e in parte della Lombardia è in molti casi insostenibile e senza possibilità di miglioramento se non si interviene in modo radicale sul modello che le giunte di centrodestra, con grande ipocrisia, hanno difeso per quasi tre decenni” conclude Rozza.

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