A trentanni dalla strage di via d’Amelio Milano ricorda le vittime

Martedì 19 luglio Milano ricorda con due iniziative il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta caduti nell’attentato: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina.

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Domani, martedì 19 luglio, in occasione del trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio, Milano ricorda con due iniziative il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta caduti nell’attentato: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Eddie Walter Cosina e Claudio Traina. Alle ore 16.45, presso i giardini di via Benedetto Marcello, intitolati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, cittadini, cittadine e istituzioni si incontreranno per osservare, alle 16.58, un minuto di silenzio accompagnato dalla sirena dei vigili del fuoco.
Parteciperanno all’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale insieme a Libera, dal titolo “Il fresco profumo di libertà”, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, Jole Garuti di Libera e Guido Fogacci della Scuola Caponnetto, con l’accompagnamento musicale di Raffaele Kohler. Alle ore 19, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, si terrà la Lectio brevis del professor Nando dalla Chiesa dal titolo “Paolo Borsellino e la Cultura Italiana”, con l’introduzione di Valeria Biasco della Scuola Caponnetto. All’incontro presenzierà anche il Sindaco Sala. L’accompagnamento musicale sarà a cura di Claudia Roch e Mara De Luca del Conservatorio di Norimberga.

Anche Fratelli d’Italia organizza un concerto per pianoforte che si terrà domani alle 19.30 in piazza della Scala. “Borsellino è nelle corde e soprattutto nei valori di Fratelli d’Italia”, ha commentato il coordinatore di Fratelli D’Italia a Milano, Stefano Maullu, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa a Palazzo Marino. Accompagneranno la performance del maestro Alfonso Di Rosa alcune letture di discorsi che Paolo Borsellino ha tenuto nel corso della sua carriera. “A partire dal discorso al Liceo visconti a Roma per finire poi a quello fatto alla scuola di formazione del fronte della gioventù”, ha precisato Maullu.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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