Senza acqua nei campi è impossibile portare a termine i raccolti e garantire così la produzione di cibo. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in vista dello stop alle erogazioni per l’agricoltura dai laghi lombardi, a cominciare da quello d’Idro.
“Riconosciamo l’impegno di Regione Lombardia nel gestire una situazione estremamente difficile e complessa su più fronti – afferma Paolo Carra, vicepresidente di Coldiretti Lombardia – ma ora serve un ulteriore sforzo: facciamo appello a tutte le istituzioni interessate affinché si possa trovare una soluzione per evitare la perdita di quanto finora gli agricoltori sono riusciti a salvare nonostante la grave crisi idrica in atto, e scongiurare così ulteriori perdite nei raccolti”.
Nonostante la corsa contro il tempo per cercare di salvare il salvabile – afferma la Coldiretti Lombardia – nelle campagne già oggi si stimano cali di circa un terzo per le produzioni di orzo, frumento e riso, mentre le perdite per i foraggi si avvicinano ormai al 50%, così come il calo stimato per le rese nei raccolti di mais. Nelle stalle le mucche stanno producendo fino al 20% in meno di latte, ma siccità e caldo minacciano anche le mandrie che risalgono verso i pascoli di montagna in cerca di erba e temperature più fresche – continua la Coldiretti – con la mancanza di piogge che rischia di seccare i prati e abbassare le falde.
Uno scenario allarmante – conclude la Coldiretti regionale – soprattutto se si tiene conto che in Lombardia si producono oltre il 40% del riso made in Italy, il 45% del latte e il 34% di tutto il mais nazionale, ma si allevano anche la metà dei maiali italiani.