Miky Degni, classe 1961, milanese di nascita, neo vincitore del Premio Top Communicator of the year conferitogli dal Club del Marketing e della Comunicazione, innovatore per istinto, sognatore per scelta, ha la creatività nel sangue. La sua mission è quella di aiutare a creare un mondo bello, gentile, poetico, funzionale ma soprattutto Green. Una creatività particolare che apre a una nuova prospettiva dell’ideare-creare-generare. La creatività per lui è guardare ad occhi chiusi e sognare ad occhi aperti ( insomma stravolge e capovolge le regole, le prassi comuni del modus operandi del processo creativo consueto). Mette in moto le sue celluline grigie, i suoi neuroni facendo interagire gli atomi in maniera asincrona, con la stessa pratica del pensiero laterale, fino a potersi definire la sua, una “inventiva atomica”, una “creatività molecolare”, fulcro della sua espressività ingegnosa.
La creatività molecolare è una disciplina che studia le trasformazioni che avvengono nella mente durante la rielaborazione delle idee, ed ha quindi fra i suoi obiettivi quello di convertire la creatività stessa da una pratica empirica ad una vera e propria scienza unita all’arte. Interpreta sempre la sociologia del momento attraverso nuove forme d’arte inclusive e narrazioni emozionali a cavallo tra digitale e analogico con le tecniche pure della comunicazione non convenzionale in stile UAU communication, ossia che meraviglia, attrae, coinvolge, è interattiva, altamente notiziabile sui media tradizionali e vitalissima nel web. Apre, nel 1990, l’atelier di comunicazione visiva “Segnidegni” www.segnidegni.com, che opera nel mondo della pubblicità, a cui dà una forte connotazione artistica. Di grande prestigio sono le collaborazioni che Miky ha intessuto con importanti aziende nazionali ed internazionali, dall’ Adidas alla Citroen, dalla Estée Lauder alla Heineken, fino all’Università Bocconi e al Comune di Milano.
La passione per l’arte e le capacità manuali fanno di lui un noto graphic designer, art director e artista non convenzionale, il quale sperimenta numerose tecniche, che, di volta in volta, propone ai suoi clienti, in tutto il territorio nazionale ed anche all’estero ( Lima, Montecarlo, Tokyo, Lugano). Nel 2007, inizia ad intingere il pennello nel vino, inventando la tecnica del wine painting, disegnando su carta d’Amalfi.
Nel 2011 espone le sue opere alla biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi e al museo della scienza e della tecnica di Milano . Il 2014 ha visto la sua presenza alla triennale di Roma, a nome di Achille Bonito Oliva. Miky, fantasioso artista pubblicitario rappresentato da www.partyround.it per gli eventi live e dalla piattaforma www.4tmarketing.com per l’on-line, ha dichiarato : “C’è bisogno di differenziarsi e di creare una comunicazione cortese, non agressiva, rompendo le regole precostituite del marketing, anche osando operazioni che mescolano vari linguaggi.”
Comunicare con garbo significa, soprattutto, essere capaci di accogliere: l’accoglienza è ascolto, l’ascolto è comprensione, la comprensione è empatia. Chi è gentile non ignora, cerca un punto d’incontro. grazie a un confronto”. Il suo format “Per Amor di Vino”, campagna pubblicitaria itinerante e live, promuove le aziende vinicole italiane utilizzando quella che può definirsi una “comunicazione ubriaca” post moderna ben ritratta nel suo libro “Aforismi Ubriachi” tra i quali: “Dipingo con il vino perchè l’inchiostro non lo reggo!”
Le sue pennellate di elevata qualità possono essere descritte utilizzando i medesimi aggettivi che si associano al vino , ossia morbide, delicate, armoniche, amabili, persistenti e vellutate. Insomma, in vino veritas, soprattutto per Miky!
La sua fantasia e la sua originale e personalissima tecnica pittorica da autodidatta, lo portano anche ad utilizzare il caffè, il tè, i rossetti e tante altre materie prime per rappresentare i prodotti o i brand, se non addirittura a usare la materia stessa dei prodotti da promuovere, se plausibile e compatibile con la pregiata Carta d’Amalfi formata da una particolare filigrana in grado di assorbire lentamente diverse sostanze e pigmenti, ma non tutti. Da qui nasce la pubblicità molecolare, definita anche pubblicità scientifica, che parte dalle molecole del prodotto stesso, attingendo ai principi della chimica e alle regole della fisica, così come lo è la cucina molecolare inventata dal famoso chef inglese Heston Blumenthal. Questa ideazione rappresenta il futuro dell’advertising sempre più estetico ed etico.