I Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, su delega della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno sequestrato più di 25 mila articoli di profumeria, cosmesi, importati da Paesi del Medio oriente e di abbigliamento contraffatti oltre che di 70 pezzi di medicinale importato da Paesi asiatici, privo dell’autorizzazione del Ministero della Salute. Le fiamme gialle hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 6 persone responsabili a vario titolo di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e relative aggravanti.
In particolare, attraverso il costante monitoraggio della piattaforma marketplace di noti social, i finanzieri della Compagnia di Gallarate hanno individuato una rete di commercio di profumi recanti diversi marchi di note griffe contraffatti, messi in vendita proprio sulle più diffuse piattaforme digitali attraverso l’allestimento di veri e propri negozi on-line.
Un profitto illecito da 935 mila euro
Gli approfondimenti investigativi si sono sviluppati con l’aiuto delle banche dati che hanno permesso di indentificare le persone che avevano allestito i negozi digitali e gli intestatari delle utenze ad essi associate, nonché il luogo di stoccaggio e vendita della merce e di eseguire mirate perquisizioni locali nei confronti dei gestori dei negozi online, gravati da diversi precedenti penali, tra cui bancarotta fraudolenta e contraffazione.
Le indagini hanno permesso di accertare l’origine della merce sequestrata e identificare anche ulteriori persone coinvolte nell’illecito traffico operanti nella provincia di Varese, Milano e Lodi e di quantificare il profitto del reato di ammontare complessivo pari a 935 mila euro.
L’esecuzione del decreto di sequestro preventivo d’urgenza, a cura della polizia economico-finanziaria, ha consentito di sottoporre a misura cautelare una villettanel comune di Lodi, del valore commerciale di 250.000 euro ed unità immobiliare con cantina annessa a Milano, del valore commerciale di 150.000 euro.