Triennale, Boeri presenta la 23esima edizione internazionale

L' Esposizione "Unknown Unknowns. An Introduction. To Mysteries" sarà visibile al pubblico dal 15 luglio all’11 dicembre 2023.

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“L’idea di creare questa mostra nasce nel periodo del lockdown. Io insieme ad un gruppo di amici, pensatori e intellettuali abbiamo compreso che forse dobbiamo fare i conti con questo microrganismo, che ha cambiato la vita di tutti gli umani sul pianeta. Abbiamo compreso che quello che non conoscevamo del nostro corpo e dell’universo, della geografia, della geopolitica è molto più di quanto pensassimo. È come se la dimensione dell’ignoto fosse esplosa attorno a noi e quindi questa mostra cerca di fare i conti da punti di vista diversi. Come? Guardando l’universo, la storia della cultura e della progettazione con l’ignoto e con il mistero”. Lo ha detto il presidente di Triennale Stefano Boeri a margine della conferenza stampa della ‘23esima Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown Unknowns. An Introduction. To Mysteries’, visibile al pubblico dal 15 luglio all’11 dicembre 2023.
L’Esposizione riunisce mostre e progetti che coinvolgono 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 paesi; 23 partecipazioni internazionali, con una forte presenza del continente africano, rappresentato da 6 padiglioni nazionali (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Lesotho, Repubblica Democratica del Congo e Ruanda).
“La grande e plurale costellazione di mostre, installazioni ed eventi di ‘Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries’ – ha detto ancora Boeri – non ha l’ambizione di conquistare gradualmente il vasto territorio che sfugge alla nostra conoscenza. Vuole piuttosto esplorarlo con l’attitudine di chi sceglie, in primo luogo, la sfida dell’empatia, capacità esclusivamente umana di mettersi negli occhi degli altri soggetti viventi e di mappare, da queste variegate angolature, i bordi dell’ignoto contemporaneo.
Quello che non sappiamo di non sapere non è la constatazione di un limite, ma la percezione di una forma di conoscenza che rispetta l’ignoto, a volte abbracciandolo, a volte attraversandolo, a volte eludendolo. Ma sempre accettandolo come presenza costante della nostra vita.”
In linea con la tradizione delle Esposizioni Internazionali di Triennale, la 23esima edizione include la mostra tematica – curata da Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea – e una sezione dedicata alle partecipazioni internazionali, sollecitate sotto l’egida del Bureau International des Expositions attraverso canali governativi.
Francis Kéré – premiato con il Pritzker Architecture Prize 2022, il più importante premio internazionale per l’architettura – ha realizzato quattro installazioni sulle immagini e le voci del continente africano che scandiscono il percorso di visita, dall’esterno all’interno di Triennale.
Oltre a quella tematica, la 23esima Esposizione Internazionale ospita altre due mostre: Mondo Reale, ideata da Hervé Chandès, Direttore Artistico Generale della Fondation Cartier pour l’art contemporain, e La tradizione del nuovo, curata da Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale. Parte integrante della manifestazione sono inoltre le installazioni e i progetti speciali che coinvolgono gli storici dell’arte Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, il musicista e scrittore Francesco Bianconi, il filosofo Emanuele Coccia, la ricercatrice e docente del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano Ingrid Paoletti, l’artista e Grand Invité di Triennale 2021-2024 Romeo Castellucci, il maestro dell’architettura e del design Andrea Branzi, con l’architetto Lapo Lani.

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