Dopo la raccolta fondi avviata dall’amico di lunga data Kastro Pergjoni (gestore del pub londinese Cart & Horses) per le cure e l’intervento chirurgico a cui dovrà a breve sottoporsi PAUL Di’ANNO, primo storico cantante degli IRON MAIDEN, e dopo l’incontro di Paul nel backstage con STEVE HARRIS in occasione dello show dei Maiden a Zagabria, qualcosa si è finalmente mosso per il verso giusto.
La rimanente quota delle spese mediche verrà coperta dagli ex compari Iron Maiden, onore al merito… e al di là dei vecchi rancori, voglio pensare che ci sia sotto del buono in questo gesto, e non solo a livello di marketing (anche perché non ne hanno bisogno!): “
“Sono molto entusiasta di annunciare che gli IRON MAIDEN si sono gentilmente offerti di coprire i restanti costi relativi alle cure di Paul Di’Anno. Non solo gl IRON MAIDEN sono la migliore band su questo pianeta, sono persone di cuore e supportati da un team straordinario che lavoro per loro e con loro. A seguito di questa fantastica notizia, chiuderò la raccolta fondi il 21 giugno 2022. Vorrei esprimere il mio immenso ringraziamento a tutti coloro che hanno donato. Ognuno di voi ha fatto la differenza e ha reso tutto questo possibile per Paul. In tanti hanno lavorato al mio fianco in questo viaggio straordinario. Sono infinitamente grato a ciascuno di voi e mi piacerebbe nominarvi uno per uno, ma sarebbe impossibile dato che siamo una lista infinita. Siete incredibili! Di sicuro non sarei arrivato fin qui senza il nostro designer Robert Stivicic. Per tutta la durata di questa raccolta fondi, abbiamo realizzato dei fantastici prodotti. Mi dispiace essere troppo esigente a volte (ok, sempre) ma alla fine ce l’abbiamo fatta! I pacchetti speciali dei WARHORSE autografati da Paul sono ancora disponibili. Nel caso in cui vogliate ancora dare il vostro aiuto, ordinateli prima che vadano esauriti. Anche senza Stjepan e Violeta Juras questo non sarebbe stato possibile, poiché hanno impiegato molto del loro tempo per aiutare, organizzare e sostenere Paul in Croazia, soprattutto per quanto riguarda le sue esigenze quotidiane.
In ultimo ma non ultimo, vorrei ringraziare Paul per aver riposto così tanta fiducia in me, anche se abbiamo avuto le nostre divergenze (scusa Paul, tutte le mie decisioni erano volte solo a tutelare la tua salute nel modo migliore).
Se ho tratto un insegnamento da questa esperienza è che la Maiden Family è del tutto speciale e sono orgoglioso di farne parte.
Grazie mille a tutti.
Il mio miglior augurio a Paul per le imminenti operazioni.
Paul – ci vediamo in Croazia!
Kastro Pergjoni”.
“Vedere che Steve non è cambiato, ed è sempre l’amico di un tempo, con lo stesso entusiasmo e il fuoco dentro, mi ha emozionato e fatto un gran piacere”, ha dichiarato Paul dopo il recente incontro. Gli abusi nel corso della carriera, la depressione cronica e il diabete hanno ridotto Paul sulla sedia a rotelle già da qualche anno ormai, ma non ha mai mollato con la musica e i tour: “Ho lasciato gli Iron Maiden perché stava diventando un lavoro. E io non volevo lavorare, in fondo sono un punk rocker nell’animo!”.
Non dimenticherò mai il primo incontro con “Paolo” (così mi autografò una sua foto) a Milano una ventina di anni fa. Vedendolo zoppicare gli dissi che mi dispiaceva molto, e lui di getto, col ghigno: “Mi hanno sparato al ginocchio ma non dispiacerti, l’altro è morto!”. Ecco, una sintesi perfetta del “Wrathchild” per eccellenza: la sua facile tendenza alle risse, l’istinto ingestibile e qualche drink di troppo pre-show erano notori già nei primi anni ’80 e pare abbiano concorso alla sua dipartita dagli Iron Maiden. Negli anni è finito anche in galera e non solo per truffa o evasione fiscale. A 64 anni suonati però, i problemi ora sono ben altri…
La scarsa circolazione sanguigna a livello della gamba destra potrebbe comportare qualche rischio: in caso di rigetto, l’unica strada percorribile sarebbe quella dell’amputazione dell’arto, eventualità di cui Paul è consapevole. Per questo nei giorni del pre-operatorio, oltre alle varie cure per migliorare la circolazione, Paul seguirà anche un programma di preparazione a livello psicologico. Di’Anno verrà operato il 5 e il 6 Luglio 2022 a Zagabria: ben tre gli interventi in programma (posizionamento di un filtro cavale, rimozione di cemento osseo e infine l’impianto di una protesi interna al ginocchio), più un lungo periodo di riabilitazione che, se tutto andrà bene, dovrebbe consentirgli di tornare finalmente a camminare entro fine 2022.
FORZA PAUL!!! Running Free…