Lo stadio a Sesto? Ampiamente prevedibile. Ecco perché

Chi è Giuseppe Bonomi? L'ex numero uno di Milanosesto // di Fabio Massa

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Non capisco di che cosa ci si stupisca, sulla questione del Milan a Sesto San Giovanni. Del resto, a guardarla freddamente, lo sapevano tutti che sarebbe potuta finire così. Ce ne erano tutti i presupposti. Rimettiamo in ordine le cose.

Hines è una della maggiori società immobiliari al mondo

Primo, le proprietà. A Sesto San Giovanni chi possiede le aree è Hines. Hines è una della maggiori società immobiliari al mondo, vale circa 26 miliardi di dollari ed è americana (per la precisione: texana). Hines ha la necessità di “riempire” le aree immense dell’ex Falck a Sesto San Giovanni non solo di case, ma anche di servizi e attrattività. Hines possiede anche grandissimi lotti in zona San Siro. Chiunque abbia comprato un fazzoletto di terra a San Siro per edificarci case sa perfettamente che lo stadio non è un valore aggiunto, ma un problema: traffico, inquinamento acustico, proteste, lamentele eccetera. Dunque, schematicamente: la stessa proprietà può pensare che sia un bene averlo da una parte e un male averlo dall’altra.

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