L’embargo al petrolio, ultima presa in giro targata Ue

Il consiglio europeo ha deliberato di non importare più il petrolio russo. Embargo? Nì: Sarà fermato solo il petrolio che viaggia per mare // di Fabio Massa

0
126

La montagna ha partorito il topolino. Non ci si poteva aspettare niente di meglio dall’Unione Europea. Riassunto dell’ultima penosa puntata della serie “Come non sanzionare Putin”: l’incontro straordinario del Consiglio europeo con il vertice dei capi di Stato e di Governo dell’Unione ha deciso solennemente di non importare più il petrolio russo. Embargo! Sì, ma. Fermano il petrolio russo che viaggia per mare. Quello che invece viaggia negli oleodotti, o in altre maniere che non siano le navi, può essere tranquillamente comprato o venduto.

Ovviamente l’Ungheria di Orbán è contentissima, e infatti subito ha fatto sapere che sul petrolio russo, per l’Ungheria, non c’è alcun embargo. Andiamo bene eh. Grande compattezza proprio. Avanti così: con una mano diamo i soldi a Putin per fare la guerra in Ucraina e con l’altra diamo le armi a Zelensky per difendersi da Putin. Tafazzi, praticamente.

 

Continua su

L’embargo al petrolio, ultima presa in giro targata Ue

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.