Alcuni operai, una decina, stanno protestando contro il datore di lavoro: alcuni di loro sono saliti sul braccio di una gru, altri sul tetto di un edificio di cinque piani in ristrutturazione che si trova in via Ugo Betti, alla periferia di Milano. Sono operai di una ditta che ha ricevuto i lavori in subappalto e lamentano di non aver ricevuto gli ultimi cinque mesi di stipendio. Sul posto i carabinieri e i vigili del fuoco.
AGGIORNAMENTO ALLE 14.30
Lavorano per la Edilizia Il Faraone gli operai che hanno protestato su un palazzo di via Betti, alla periferia di Milano. Ora sono tutti scesi sia dalla gru, sia dal tetto e si trovano a un tavolo per una trattativa. L’azienda aveva perso i lavori in subappalto per irregolarità emerse nel corso di un controllo, lo scorso marzo. “Già ad aprile – sostiene il ‘general contractor’, CRT – alcuni dipendenti di Edilizia il Faraone srls, con il legale rappresentante, si erano presentati nel cantiere di via Betti, “accedendo illegittimamente e tenendo condotte minatorie e financo attentando alla sicurezza di cantiere tanto da necessitare l’intervento delle forze dell’ordine”. CRT fa sapere di aver già “provveduto a sporgere denuncia querela nei confronti degli autori per i fatti occorsi in relazione ai quali è persona offesa”, per le “reiterate” che oltre a “costituire reato rappresentano un grave pericolo per l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori ivi presenti”. Dopo l’allontanamento della Faraone sono sorte alcune questioni legate alla definizione dei rapporti economici tra Edilizia il Faraone Srls ed EBC, rapporti nei quali CRT è “terza ed in alcun modo coinvolta tanto da non essere mai stata oggetto di richieste di pagamento di alcun tipo né da parte di Edilizia Il Faraone Srls e/o di altre società riconducibili al suo legale rappresentante né da parte dei dipendenti che hanno svolto attività lavorativa presso il cantiere”.