A Milano un registro per il riconoscimento dei diritti dei transgender

Approvata la mozione della consigliera del Pd Monica Romano: in città sarà istituito un Registro per il riconoscimento del genere di elezione dedicato alle persone transgender, il primo in Italia.

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A Milano sarà istituito un “Registro per il riconoscimento del genere di elezione dedicato alle persone transgender”. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che ha approvato la mozione proposta dalla consigliera del Pd, Monica Romano, prima donna transgender eletta in città. Le persone transgender in Italia “vivono in un limbo giuridico con documenti che sono del tutto incongruenti con l’aspetto esteriore e l’identità sociale – si legge nel documento -, mantenendo il nome anagrafico e il sesso di origine su tutti i documenti di riconoscimento”. Per questo la mozione approvata impegna il sindaco e la giunta a istituire un registro dove venga riconosciuto il genere di elezione, l’alias, per quei documenti che sono di competenza del Comune, come ad esempio le tessere delle biblioteche comunali, abbonamenti per il trasporto pubblico, documenti di riconoscimento interni per i dipendenti del Comune e per i dipendenti delle aziende partecipate. Quando sarà istituito il registro, a queste persone basterà presentarsi davanti a un ufficiale di Stato civile “e fare una dichiarazione dicendo ad esempio che si chiama Maria Rossi e non Mario Rossi”, ha spiegato la consigliera e questo sarà poi riportato sui documenti di competenza del Comune. “Questa è una vittoria storica perchè si tratta del primo registro di genere istituito in Italia in cui non verranno richieste a queste persone perizie psichiatriche frustranti ma ci sarà la possibilità di autodeterminarsi – ha commentato Monica Romano -. Mi auguro che questo possa essere un pungolo per la politica nazionale perché si attivi visto che sono 40 anni che aspettiamo una legge per il diritto di cittadinanza. Anche i dipendenti del Comune transgender finalmente potranno avere il badge con il loro nome di elezione”. Con Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano “abbiamo già parlato e loro si sono dimostrati subito disponili”, ha concluso.

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