Mariani (Noi x Seregno): “Sanità, strumentale la raccolta firme del Pd”

Il consigliere della lista di opposizione Tiziano Mariani contro la raccolta firme del Pd sui medici di base: "Strumentalizzazione da campagna elettorale, Lombardia prima Regione a usare i fondi del PNRR per nuove Case e Ospedali di Comunità con 1600 medici di famiglia entro il 2025".

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Il Pd sta raccogliendo firme per chiedere a Regione Lombardia più medici di medicina generale. Ma a Seregno, in Brianza, una delle città dove il partito ha organizzato un banchetto per le sottoscrizioni, la lista di opposizione in Consiglio Comunale NoiXSeregno boccia senza mezzi termini l’iniziativa sulla base della recente riforma della sanità approvata dal Pirellone. “Un’iniziativa del tutto strumentale – scrive in una nota il capogruppo Tiziano Mariani – tesa piuttosto ad avviare una campagna elettorale lunghissima e le cui premesse suscitano perplessità circa la credibilità di chi la propone”. “Verrebbe da chiedersi a cosa servano i 14 consiglieri regionali Pd eletti – afferma – ma evidentemente la  risposta sta nella stessa raffazzonata attività di raccolta firme a Seregno che di fatto li scavalca relegandoli a quella indifferenza solitamente dedicata alla mediocrità”. Mariani aggiunge: “Regione Lombardia, consapevole delle criticità emerse in particolare nell’assistenza di prossimità durante la crisi pandemica, è la prima regione italiana a mettere a terra le risorse del PNRR, 1,2 miliardi, e ad aggiungere altri 800 milioni di euro per avviare 218 Case di Comunità entro il 2024 e 71 Ospedali di Comunità, oltre a nuovi ambulatori e apparecchiature come tac e risonanze”. “Una riforma coraggiosa – prosegue – dopo anni di tagli indiscriminati alla sanità” con “risorse certe e tempi certi per rispondere alla domanda di maggior attenzione all’offerta sanitaria territoriale attraverso una riforma varata dal Consiglio Regionale, con il voto contrario del Pd, ed avallata nel suo impianto complessivo dal Governo, con il voto favorevole anche dei ministri del Pd”. Mariani conclude: “La disponibilità di ambulatori attrezzati e di spazi all’interno delle Case di Comunità, destinati proprio ai medici di medicina generale e ai pediatri, offriranno importanti condivisioni di impiegati amministrativi, infermieri di famiglia, rapporti con medici specialisti ed uso di macchinari diagnostici sino ad oggi carenti. Favorito anche l’insediamento di cooperative di medici, anche grazie alla concreta e rinnovata collaborazione con i sindaci che potranno contare su consultori presenti in ogni Casa di Comunità e spazi dedicati ai servizi sociali per una presa in carico completa della persona in quanto tale, non solo della malattia. Regione Lombardia ha aumentato le borse di studio per i futuri medici di medicina generale: saranno circa 1600 quelli formati e diplomati entro il 2025. E sempre Regione Lombardia ha chiestoal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, Cristina Messa, di aumentare le cattedre del corso universitario in medicina generale, oggi presente nel solo ateneo di Modena. Per favorire la scelta di dedicarsi alla medicina di base, Regione Lombardia in collaborazione con Aler ha già reperito più di 40 immobili da offrire per ospitare studi medici di prossimità e propone  incentivi per coloro che sceglieranno sedi disagiate, specie nelle comunità montane. Come evidente, ci sarebbero tutte le opportunità per condividere queste iniziative del tutto destinate  al bene comune. Ma qui sta la differenza tra chi lavora per la poltrona, puntando a confermare prebende e  guarentigie, e chi invece lavora concretamente e con impegno, certo senza bacchetta magica e senza raccontare favole ai cittadini”.

 

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