Pallavolista truffato, sequestrati beni alla finta fidanzata e alla complice

0
262

La Guardia di Finanza di Monza, su delega della Procura, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta di denaro e altre disponibilità finanziarie nei confronti di due donne, una residente a Vimercate (Monza), e una in provincia di Cagliari, perché indagate con l’ipotesi di aver truffato per oltre 15 anni un giocatore di Serie B di pallavolo, Roberto Cazzaniga, facendogli credere di essere fidanzato con una modella brasiliana. L’accusa per le due donne è di truffa aggravata e continuata.

L’indagine, svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e coordinata dalla Procura di Monza, è relativa alla vicenda che ha visto come vittima il giocatore di pallavolo il quale – suggestionato dall’erroneo convincimento di una relazione sentimentale a distanza con una modella brasiliana, ‘Maya Mancini’  – avrebbe elargito, per circa 15 anni, oltre 600 mila euro. Secondo quanto emerso dalle indagini, una delle due indagate, agendo sotto il falso nome della modella e grazie alla complicità di un’amica fidata del giocatore, avrebbe, con artifici e raggiri, dapprima instaurato e coltivato un rapporto telefonico costante fino a convincere l’uomo dell’esistenza della relazione, mostrando via social anche foto ritraenti una nota modella realmente esistente, per poi indurlo a contribuire alle spese mediche per far fronte a gravi patologie sofferte (di fatto inesistenti) e per superare presunte difficoltà finanziarie che avrebbero impedito alla ragazza anche l’acquisto di beni di prima necessità.

Nel corso dell’indagine – originata da una querela di Cazzaniga  – sono state ricostruite circa 1.400 singole transazioni attraverso le quali il pallavolista ha trasferito – tra il 2008 e il 2021 – sui rapporti finanziari della finta modella somme di denarodi importo variabile tra 200 e 3.000 euro, oltre a provvedere all’acquisto di un’auto.

Le somme così accreditate sono state quasi esclusivamente utilizzate da “Maya” per prelievi di denaro contante da vari sportelli bancari e postali, pagamenti on line e presso esercenti vari. Parte delle somme sono state trasferite all’altra complice residente in Brianza (circa 90 mila euro), oltre che a persone  nella sfera familiare della stessa indagata. Questa mattina alle due indagate sono stati sequestrati circa 74 mila euro.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.