Sicurezza, Petronzi (Questore di Milano): tra giovani violenza esibita sui social

“Da Capodanno assistiamo ad una violenza agita spudoratamente e talora esibita sui social, quasi per affermarsi sul territorio e senza timore di essere individuati”.

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“Da Capodanno assistiamo ad una violenza agita spudoratamente e talora esibita sui social, quasi per affermarsi sul territorio e senza timore di essere individuati”. Lo ha detto il questore di Milano Giuseppe Petronzi nel corso del suo intervento al Teatro Strehler in occasione dei 170 anni dalla fondazione della Polizia di Stato parlando dei recenti episodi di criminalità giovanile. “Si pensi che solo nell’ultimo anno sono stati arrestati dalla Polizia di Stato in tutta la provincia 325 giovani dai 14 ai 20 anni per rapina in strada. Quasi uno al giorno”, ha sottolineato Petronzi. Per quanto riguarda le ragioni, il questore spiega che “la sensazione è quella di uno spaccato giovanile che messo in sospensione per quasi due anni non ha avuto occasioni di maturare e plasmarsi nel costante confronto con la realtà. E dalla perdita di contatto con il quotidiano è scaturito un mix tra la conflittualità anche violenta e l’indifferenza delle conseguenze del proprio agire”.
Il questore però non definisce questi episodi con l’unica etichetta di ‘baby gang’. Lo ritiene un termine “fuorviante perché tradizionalmente si caratterizzano per un legame con il territorio, per una struttura gerarchica, per regole da seguire e riti di iniziazione”. “La fenomenologia attuale lascia piuttosto trasparire una realtà criminale più diffusa e quindi più preoccupante”, ha aggiunto Petronzi.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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