Vetrine spente? Se non sarà obbligo rischia di essere necessità

Sul tavolo l'ipotesi di un'ordinanza per spegnere le luci delle vetrine dopo la chiusura. Sala preoccupato perché mancano i soldi per la bolletta energetica: "Non taglio i servizi ma il bilancio è scoperto".

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“Le imposizioni non sono mai gradite, pertanto quella di spegnere le vetrine potrebbe essere un’opportunità da valutare che per molti, purtroppo, diventerà una imminente necessità”. Lo dichiara Andrea Painini, presidente provinciale di Confesercenti, in merito alla possibilità che in caso di peggioramento della crisi energetica possano essere emesse ordinanze comunali per lo spegnimento delle vetrine dei negozi dopo l’orario di chiusura. Intanto il Comune di Milano ha approvato, in Giunta, una serie di provvedimenti per il risparmio energetico. La bolletta di Palazzo Marino è schizzata a 80 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere 50 milioni per l’illuminazione pubblica. E i soldi sono finiti. Il sindaco Sala ha già detto che senza l’aiuto del Governo non riuscirà a chiudere il bilancio. Sui provvedimenti di risparmio ha detto:

 

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