E’ partito giovedì sera da Milano in direzione Romania un nuovo convoglio di aiuti umanitari organizzato da Fondazione Progetto Arca con destinazione Syret, cittadina distante un chilometro dall’Ucraina dove operatori e volontari della onlus dallo scorso primo marzo, insiema alla Ong spagnola Remar hanno allestito un campo di accoglienza per i profughi ucraini offrendo cibo e riparo. “È il quinto convoglio umanitario che parte. Progetto Arca insieme a Remar in Romania sta assistendo in due campi oltre 9 mila persone in una settimana. Siamo arrivati dopo il terzo giorno con un’equipe logistica che ha allestito tende e brandine. Insieme al Comune abbiamo iniziato una raccolta di beni, questo è il primo tir e ne abbiamo altri tre già pronti, abbiamo preso un capannone”, ha spiegato Alberto Sinigallia, Presidente Fondazione Progetto Arca. “Ci stiamo muovendo insieme al Comune anche per l’accoglienza in Italia e già una decina di orfane stanno arrivando all’abbazia di Mirasole, sono in viaggio. Ma anche un centro dove si allestirà un matching tra le famiglie che saranno accolte e le famiglie che accoglieranno. Sono veramente tonnellate di beni dentro al camion, sia vestiti, come maglie termiche, giacche a vento. La generosità più grande però è stata dei cittadini”, ha concluso Sinigallia. Il campo di Syret include due strutture dove operatori e volontari offrono cibo e accoglienza: una grande palestra – dove nei giorni scorsi c’è stato un transito importante di ragazzi indiani studenti a Kiev, rimpatriati grazie a un ponte aereo – e un centro più piccolo che accoglie fino a 150 persone, tra mamme con bambini e anziani. Accanto a queste strutture sorgono le tende, montate per collocare e poi distribuire i generi alimentari e di supporto, e un capannone di 300 mq che è stato affittato per ricoverare le ingenti quantità di aiuti in arrivo.
Ucraina, da Milano un convoglio di aiuti di Progetto Arca
E' partito giovedì sera da Milano un nuovo convoglio di aiuti umanitari organizzato da Fondazione Progetto Arca con destinazione Syret, cittadina della Romania distante un chilometro dall'Ucraina.