Al via i lavori del nuovo Pronto Soccorso Infettivologico dell’ospedale Sacco di Milano. Alla posa della prima pietra erano presenti il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, l’assessore allo Sviluppo della Città Metropolitana, Comunicazione e Giovani, Stefano Bolognini, il sottosegretario alla Presidenza, Marco Alparone e il direttore generale dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, Alessandro Visconti. “Il nuovo Pronto Soccorso Infettivologico del Sacco – ha detto il presidente Attilio Fontana – garantisce al territorio il potenziamento di un presidio di eccellenza e, allo stesso tempo, di organizzare la rete per eventi straordinari e ordinari, anche a beneficio dell’intero Paese. I servizi erogati da ASST Fatebenefratelli Sacco, infatti, sono fondamentali e la connessione tra polo universitario e i reparti specializzati per la cura del paziente infetto ed immunodepresso, consentono di riconoscere nell’Ospedale Sacco un punto di riferimento nello scenario regionale e nazionale”. “Nella legge di riforma del sistema sanitario regionale – ha proseguito – si stabilisce la costituzione di un Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, sicuramente il Sacco ha le carte in regola per esserlo. Un ospedale, che fin dal ‘paziente 1’ e per i due anni di pandemia è stato fortemente impegnato nelle cure e assistenza dei malati, in un lavoro appassionato e instancabile. Per il quale non smetterò mai di ringraziare tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo”. “Un presidio – ha concluso – che, grazie alla sua eccellenza, è spesso oggetto di donazioni come quella di Eni Spa che oggi consente l’avvio de progetto di potenziamento del Pronto Soccorso. A Eni e a tutti i lombardi che dimostrano costantemente il loro ‘gran cuore’ un sentito ringraziamento da parte mia e di tutta la Giunta”.
“Con il nuovo Pronto Soccorso Infettivologico – ha spiegato la vicepresidente Moratti – l’ospedale Sacco consoliderà il suo ruolo di eccellenza nella sanità e il suo essere punto di riferimento per le malattie infettive. Si tratta di una struttura che, ancora una volta, esalterà la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Sarà una struttura fondamentale specie alla luce di quanto abbiamo vissuto in questi due anni con la drammatica esperienza Covid. La nuova struttura sarà fondamentale nel caso dovessero ripresentarsi emergenze epidemiologiche come quella vissuta con il coronavirus”. I nuovi spazi, dal punto di vista dell’organizzazione igienica, logistica e sanitaria saranno realizzati proprio tenendo di queste nuove esigenze”.
La nuova struttura è finanziata da Eni S.p.a., con il contributo dell’ASST Fatebenefratelli Sacco attraverso le numerose donazioni ricevute. Il progetto prevede un impegno complessivo da parte di Eni S.p.a. di 4,9 milioni di euro e il contributo dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di 470.000 euro, somma che verrà usata per la realizzazione di opere complementari (cabina elettrica – impianto medicale e spogliatoio). I lavori avranno una durata complessiva di 12 mesi. Sarà creato un nuovo reparto dedicato alla gestione ed accoglienza di pazienti infettivi. Previsto anche il potenziamento dell’attuale Pronto Soccorso, ubicato al padiglione 51, mediante l’incremento degli spazi destinati alla visita infettivologica del paziente. Il reparto sarà realizzato attraverso la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica per una superfice complessiva di 1.500 mq, oltre alla ristrutturazione di ulteriori 300 mq. Sarà dotato di 13 posti letto per l’osservazione e l’isolamento e di sale visita ad alto bio-contenimento. È programmata anche la realizzazione di nuova camera calda dedicata ai mezzi di soccorso per la completa separazione dai flussi ordinari del Pronto Soccorso esistente. Il progetto nasce dalla necessità di migliorare e ottimizzare la dotazione strutturale e impiantistica a supporto della gestione delle emergenze infettivologiche, al fine di rispondere oggi e negli anni a venire a tutte le emergenze sanitarie e favorire in modo perenne la cura della salute. Verrà creato un volume al piano interrato da destinare a diverse funzioni, quali: sotto-centrali tecnologiche, percorsi del materiale sporco e dei rifiuti speciali, spogliatoi per il personale, magazzini e depositi. I nuovi spazi saranno adibiti a: pre-triage, triage, attesa e visita del paziente per osservazione breve.