In attesa dell’appuntamento di sabato pomeriggio a cui parteciperanno sindacati, associazioni, collettivi studenteschi e centri sociali, a Milano anche oggi si sono svolte diverse manifestazioni per dimostrare solidarietà all’Ucraina e chiedere la fine dell’attacco da parte della Russia. Questa mattina gli studenti, un centinaio, si sono trovati in largo Cairoli e sono sfilati in corteo dalle vie del centro per arrivare poi in piazza Scala. In piazza Duomo, invece, già ieri alcuni antagonisti con fumogeni colorati avevano srotolato uno striscione con scritto ‘La vostra guerra, i nostri morti. Né con gli imperi, né con la Nato’ dando appuntamento domani per un preconcentramento a porta Venezia alle 14.30 per poi presentarsi uniti alla manifestazione ‘Milano contro la guerra’ in largo Cairoli. Tante le adesioni all’appuntamento, inclusa quella della Rappresentante di Lista, la band che ha annunciato la partecipazione in una storia su Instagram. “Siamo disposti ad accogliere gli studenti universitari ucraini, abbiamo calcolato che ci sono già in Italia più di 2mila di studenti di questo Paese che adesso, se hanno bisogno, ci contatteranno per capire come possiamo aiutarli. Nel frattempo facciamo partire subito dei cordoni umanitari come abbiamo fatto per l’Afghanistan”. Lo ha detto il ministro dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, a margine dell’inaugurazione dei nuovi laboratori di ricerca di Human Technopole nell’area Mind a Rho (Milano). Il ministro ha inoltre confermato che attualmente sono in corso una serie di contatti con le università ucraine.
PALAZZO MARINO
In segno di solidarietà con il popolo ucraino da questa sera e fino al 28 febbraio Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, sarà illuminato con i colori della bandiera ucraina, blu e giallo. La proposta è arrivata dal Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno in segno di sostegno del popolo ucraino e di condanna per l’invasione della Russia. “Con questa illuminazione la città di Milano si stringe ancora di più al popolo ucraino e alla comunità ucraina presente nella nostra città, confermando di essere pronta ad accogliere i profughi in fuga dalla guerra voluta da Putin”, hanno spiegato in una nota i consiglieri comunali del Partito democratico.