Scambio di neonati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; l’errore è stato scoperto quando i genitori, una coppia della Bergamasca, sono tornati a casa con la neonata. Era martedì sera quando è arrivata la telefonata dall’ospedale che chiedeva di controllare il braccialettino, già tagliato e conservato per ricordo. I dati erano quelli di un’altra bambina. Lo scambio dovrebbe essere avvenuto il giorno dopo il parto, avvenuto sabato scorso. La mamma aveva espresso dei dubbi perché la neonata che le avevano consegnato aveva capelli e ciglia scure mentre la bambina appena nata aveva colori chiari. Sulle prime gli operatori sanitari avevano rassicurato dicendo che “i colori dei neonati cambiano in fretta”. Quattro giorni dopo però l’ospedale si è reso conto dell’errore ed è corso immediatamente ai ripari aggiungendo tutte le scuse possibili. Un incidente di questo tipo, infatti, non era mai capitato al Papa Giovanni, riconosciuto come centro di eccellenza dove avvengono circa quattromila parti all’anno con protocolli molto rigidi. “L’errore – spiega l’ospedale in una nota – è stato favorito dal fatto che le bambine sono nate a poche ore di distanza, con peso sovrapponibile e una storia clinica molto simile”. Lo scambio, secondo la ricostruzione, è avvenuto al momento della bambina nella stanza di degenza della mamma per il mancato rispetto della procedura”. I dettagli della vicenda saranno approfonditi da una commissione interna che metterà in atto eventuali correttivi perché episodi simili non si verifichino in futuro.
Scambio di neonati al Papa Giovanni. L’ospedale scopre l’errore: “Profondo rammarico”
Tornano a casa con la bambina di un'altra coppia poi ricevono la telefonata dell'ospedale che si era accorto dell'errore. "Fatto eccezionale, ma accaduto prima". Commissione interna per ricostruire i dettagli dell'episodio e introdurre eventuali correttivi ai già rigidi protocolli del reparto.