“Oggi è un giorno di rinascita. La rinascita del mio Luca che continua a vivere e a donare la sua luce attraverso Mama Sofia, una Fondazione in sua memoria, pronta a intervenire ovunque ci sia bisogno”. Lo dice Zakia Seddiki moglie di Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso un anno fa in Congo insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo. Ieri a Limbiate, la città dove Attanasio è cresciuto, è stata organizzata una partita tra Nazionale Cantanti e giovani artisti, influencer e youtuber, promotori del neonato progetto di charity Play2Give, in onore di Attanasio. A proposito del progetto benefico della Fondazione Mama Sofia che Luca sosteneva e che la famiglia continuerà a seguire, Zakia ha spiegato che “questo è un lavoro partito proprio con Luca come ambasciatore, quindi lui ci teneva all’unione di italiani che lottano tutti i giorni per i diritti dei bambini e per i diritti umani. Lui l’ha fatto come istituzione, come rappresentante dell’Italia ed è un dovere portarlo avanti”. “Nella vita e nella carriera, mio marito ha dimostrato che con la passione e il coraggio si può restituire dignità e gioia a tanti giovani che non hanno di fronte a loro l’orizzonte di una vita serena”.
Un progetto per i bambini, in ricordo di Luca Attanasio
A Limbiate (Mb), la città dell'ambasciatore ucciso in Congo, è stata organizzata una partita tra Nazionale Cantanti e giovani artisti ed è stato presentato il nuovo progetto benefico della Fondazione Mama Sofia.