“Ci sono tantissimi modi per servire il proprio Paese. Io sono stata chiamata e ho accettato di impegnarmi nella mia Regione perché la amo e perché il momento mi sembrava particolarmente delicato. In genere io accetto dove ci sono sfide complicate, questa è un po’ la mia caratteristica. Però sono abituata a lavorare nel presente. Adesso sono impegnata nell’ambito sanità”. Così la vice presidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti ha risposto sul suo futuro in politica in vista delle prossime scadenze elettorali, nazionali e lombarde. “Questo – ha però chiarito Moratti, intervistata da Paolo Liguori su Tgcom24 – non vuol dire non avere visione del futuro. Da sindaco di Milano ho lavorato per proiettare la città verso un posizionamento internazionale attraverso Expo che sarebbe avvenuto anni dopo. Lavorare nel presente non significa avere i paraocchi, adesso per esempio ho creato l’Agenzia delle malattie infettive. Però – ha concluso – mi occupo di quello che in questo momento sto facendo, mi sembra l’unico modo serio per dare un contributo, non ho programmi”. “I valori del centrodestra in questo momento sono molto fluidi, mi sembra ci sia una ricerca di riposizionamento: nell’ambito delle prossime elezioni probabilmente uno spartiacque ci sara’, e’ giusto che ci sia, questa fluidita’ in qualche modo va rivista”, ha detto ancora Moratti. “Io mi trovo molto con la politica del fare, la concretezza, e a me sembra di vedere una distanza, non vorrei dire una frattura, tra la politica e il sentire dei cittadini. Mi piacerebbe che questa frattura, questa distanza, venisse colmata”, ha affermato Moratti, sottolineando che “abbiamo una societa’ che, in questo momento, ha bisogno di risposte concrete: abbiamo il problema dei giovani che non trovano lavoro, o se lo trovano, e’ un lavoro precario, abbiamo il problema della popolazione che invecchia, abbiamo il problema ambientale che ancora non e’ risolto con le crisi energetiche che lo complicano, abbiamo un problema di crescita e utilizzo dei fondi del Pnrr che vanno spesi bene. Abbiamo differenze tra Nord e Sud e una povertta’ che cresce con disegaglianze che crescono. Quindi abbiamo bisogno di una politica concreta che sappia fare sintesi, unire e includere. Se poi questa e’ di centrodestra, di centro o di centrosinistra, non mi appassiona”. “Secondo me il centrodestra ha piu’ temi che uniscono di quelli che dividono, anche se – ha convenuto Moratti – secondo me si devono smaltire gli effetti delle
elezioni del Quirinale”.