Io me li ricordo, quei giorni di febbraio. E i giorni che seguirono. Tutti ce li ricordiamo. Ricordo le telefonate con i vertici regionali, a sera tarda: c’è gente che muore nelle ambulanze, fuori dagli ospedali stracolmi. Qualcuno, anche molto potente, piangeva. Qualche altro, di fronte al mio spavento, rincuorava: vedrai che la scienza nel giro di qualche mese ci tira fuori. Si ammalò una collaboratrice di Attilio Fontana: psicosi sullo stato di salute del governatore.
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