Alla Triennale i busti di Fedez “il pessimista narcisista e il narcisista pessimista”

L'opera dell'artista bresciano Francesco Vezzoli verrà battuta all'asta e il ricavato andrà in beneficenza alla Fondazione Together To Go (Tog), che offre cure gratuite ai bambini con gravi patologie neurologiche.

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Triennale Milano - foto Gianluca Di Ioia

Il nero e il bianco, l’imprenditore e l’artista, l’umano e il “Disumano”. E’ un duplice ritratto di Fedez  la nuova opera dal titolo “Il pessimista narcisista e il narcisista pessimista” dell’artista bresciano Francesco Vezzoli. Due busti che rappresentano anche la capacità di Fedez di essere figura polarizzante e divisiva, anche su temi politici e di attualità, e che verrà installata nel mezzanino dello Scalone d’Onore della Triennale di Milano fino al 4 aprile. Quel giorno i due busti verranno battuti all’asta, con la collaborazione di Sotheby’s Italia, e il ricavato devoluto alla Fondazione Tog, che offre cure gratuite ai bambini con gravi patologie neurologiche. A questo scopo andrà anche una parte del ricavato dell’album di Fedez “Disumano”, la cui cover è appunto uno scatto dell’opera realizzata dal fotografo Delfino Sisto Legnani, per la costruzione della nuove sede di via Livigno a Milano.

foto Gianluca Di Ioia

“Questo album è un riflettore per aiutare una realtà milanese di cui prendersi cura. Ho conosciuto Tog grazie a La Pina e a Dargen D’Amico, si tratta di un fiore all’occhiello per Milano e realmente anche per tutto il Paese, senza retorica. Quello che fa e i servizi che offre ai bambini – osserva ancora Fedez – sono qualcosa di unico a livello europeo”. Stefano Boeri, presidente della Triennale, ha detto di avere aderito con “entusiasmo a questo progetto. Siamo felici di potere esporre la nuova scultura di un grande artista della contemporaneità e che dialogherà con l’architettura del Palazzo dell’Arte”. Anche la fondatrice di Tog, Antonia Noja, ha spiegato che “la mission della onlus è rendere la qualità della vita di questi bambini la migliore possibile e portarli a esprimere il massimo delle loro possibilità e capacità”. E ancora: “La bellezza è un elemento fondante della visione del mondo di Tog perché aiuta tutti, e anche i bambini più sfortunati, a vivere meglio”.

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